martedì, Maggio 06, 2025 Anno XXI


Enrico LettaAve Romanari, sono il lavoro e l’economia, ora come ora, gli argomenti più discussi.
La situazione è tragica e basta farsi un giro in qualche zona industriale per rendersene conto.
Se, però, siete dei pigri e non vi va di gironzolare per le periferie, vi basterà contare le saracinesche abbassate dei negozi di una qualsiasi via di una qualsiasi città di questo tartassato paese. Le scritte “AFFITASI” e “VENDESI” rimbalzano dagli innumerevoli cartelli appesi ai muri.
Una volta c’erano le edicole con le madonnine a cui chiedere qualche grazia, ora si punta più in basso per qualcosa di più terreno.
Liturgia del momento. Non per l’anima, ma per la mortazza.

Ma in tanta tristezza uno spiraglio ce lo dà questo anomalo governo così pronto e preparato ad affrontare questa “guerra”.
Il decreto del FARE è pronto, a breve ci verrà presentato e tutti godremo dei salvifici benefici.
Non ci credete?
I ministri che s’affacciano alle TV, inoltre, ci stanno spiegando come l’aumento dell’IVA sia oramai da accettare come cosa fatta ed inderogabile.
Addirittura qualcun altro c’invita a vedere di buon occhio questa scelta, perché servirà ad agevolare le assunzioni dei tantissimi giovani disoccupati che pascolano nel belpaese.
Continuate a dubitare?
Vedrete che, aumentando tasse, imposte, balzelli e burocrazia, la macchina lavorativa Italiana ripartirà e tutti uniti usciremo da questa crisi.
Perplessi?
testamentoAllora facciamo così: assegniamo questo Tapiro al Signor Letta, dicendogli pure che i tempi dei giochi e delle filastrocche, come appunto era “DIRE, FARE, BACIARE, LETTERA E TESTAMENTO”, sono finiti.
Urliamogli in faccia che con questa letargia decisionale e con questa sudditanza cronica ai paesi del nord Europa l’unica cosa che può ottenere dall’Italia è giusto l’ultima parola del titolo: TESTAMENTO.
Ma forse è proprio questo il vero obiettivo: l’oro della nonna… sempre che non l’abbiate già portato da un compra oro.