Cari fratelli nel dolore,
eccoci a pochi giorni dall’omega romanara, circondanti da macerie ancora fumanti.
L’odore acre della sconfitta aleggia nell’aria e, sinceramente va detto, reali motivi di riscatto al momento non si palesano affatto all’orizzonte.
Medio evo?
Non lo so.
Però, una volta li chiamavamo TEMPI CUPI.
Forse eravamo più genuini e sanguigni e quindi le cose le sapevamo chiamare col loro nome.
Oggi non saprei.
Tant’è.
Ècchice qua, spettatori nostro malgrado di questo orrendo spettacolo che è la ROMA 1927 TM attuale.
AS ROMA abbiamo imparato essere sigla troppo criptica. Così ci adattiamo alla corrente di bostoniana usanza.
Allora, la stagione appena finita corre seriamente il rischio di essere migliore di quelle a venire.
Toccatevi pure se volete…
Ma siamo in pieno marasma.
Non abbiamo società e, cosa ancora più urgente per l’immediato, non abbiamo nemmeno una guida tecnica.
Suor Aurelia ha finito di sgranare il suo rosario nel momento in cui ha risposto piccata alla sfanculatio di quel gran pezzo di attore mancato col numero 9.
La verginità a Trigoria ha scadenza breve. Manco fosse latte intero.
Come tecnico,va poi detto, ha mostrato ampiamente tutte le sue evidenti lacune.
Il fatto che, nonostante questo, abbia raggranellato una media punti importante ci fa capire ancora meglio in quale merda di periodo ci stiamo ritrovando.
QUINDI?
Mazzarri è approdato al moratti palace. Non certo un resort a 5 stelle, ma quantomeno un hotel da cui poter godere di una discreta vista.
ALLEGRI? A questo momento sembra essere, più che altro, una feroce presa per il culo.
Non fosse altro per il cognome poco adiacente al nostro comune e sentito stato d’animo.
E i nostri dirigenti in tutto questo che fanno? Ci riservano un colpo a sorpresa? Io non nutrirei inutili e infondate aspettative. Specialmente dal momento in cui riuscissimo finalmente a capire con chi ci stiamo relazionando.
E qui vi faccio una domanda: se vi parlassi di una cena ad Arcore, voi in cuor vostro cosa potreste immaginare?
V’immaginereste, forse giustamente, di CENE ELEGANTI con signorine disinibite atte a dar vita a spettacolini osé. I più informati direbbero BURLESQUE. I più spinti potrebbero, inoltre, immaginare di scene erotiche, se non addirittura pornografiche. Vi potreste immaginare anche la melliflua presenza di personaggi dalla dubbia e doppia moralità. V’immaginereste queste figure pronte a tutto pur di essere nel giro più GIUSTO che si possa immaginare.
Se invece foste dei candidi, vi potreste immaginare che ne so… il menù ricco di prelibate leccornie e le posate in argento pesante. BENE…
I nostri dirigenti, invece, da una di queste cene s’immaginano di poter ottenere il futuro allenatore della LORO prospettica e vincente squadra di pallone.
Il titolo del film da me citato riporta la parola “CRETINI”.
A sto punto, credo, sia già un bel complimento.

P.S.
Non mi sono dimenticato.
Ho proprio deciso di non darglielo sto TAPIRO.
IO LI VOGLIO FUORI DALLE NOSTRE VITE E BASTA.
E IL TAPIRO NON MERITA CERTE BASSEZZE.