Ave Romanara Gens,
che dire oramai di questa crisi?
Io sinceramente avrei finito le parole, ma tra le macerie fumanti di quest’Europa c’è sempre qualcuno che, invece, rimesta la latrina. Gli odori che ne fuoriescono non sono certo quelli del mughetto.
Il Presidente della BCE, Mario Draghi, all’alba di questa maledetta primavera dell’anno 2013 si è accorto che i tassi d’interesse richiesti dalle banche Italiane sono esosi. Capito sì che grande scoperta?
Quando oramai la nostra capacità di galleggiamento su questo mare di me…lma è giunta alla fine, Mario il turista si accorge che il bagnino è un sadico bastardo che ci nega il salvagente.
Turista svagato e distratto?
Come può essere possibile che questo signore, che è stato Governatore della Banca d’Italia per cinque anni, possa pensare di avere una minima credibilità nel dire una tragica banalità del genere?
Senza saper leggere troppo tra le righe, caro il mio Signor Draghi, questa sua sa proprio di grandissima presa per il culo.
Presa per il culo che, evidentemente, un popolo come questo non può che meritarsi.
Un popolo che si è visto scippare tutto da sotto il naso, ma che ha sempre pensato che a essere fottuto sia stato il vicino di casa più coglione.
Un popolo che ancora non si è incazzato e che, quando lo farà, molto probabilmente troverà solo un caveau vuoto e le vostre maschere per terra.
Un popolo… mai nato, evidentemente.
Comunque, caro il mio Drago Draghi, si tenga anche questo Tapiro che le regaliamo e lo metta tra i suoi trofei.
Lo mostri pure con orgoglio ai suoi amichetti del Club Bindelberg. Quando li vedrà la prossima volta.
Tanto lo abbiamo capito quanto siete vanesi…

P.S. Per chi non li sapesse, il cane di Mustafà era quello che ce l’aveva nel …lo e diceva de scopà.