Ave Romanari,
dobbiamo stare attenti al piatto.
Non solo perché qualcuno dei tanti ladri in circolazione ce lo possa rubare, no.
Dobbiamo stare all’erta rispetto a quello che riusciamo a metterci dentro.
È notizia di questi giorni, infatti, come sia stato riscontrato una presenza del 60% di carne di cavallo nelle confezioni surgelate di ravioli BUITONI che dovrebbero essere invece di manzo.
Due animali d’allevamento ben distinti e distinguibili, direi.
La casa produttrice, NESTLÈ, sta ritirando ovviamente il cibo dal mercato e si dice dispiaciuta, ma parla di errori.
E qui sta la beffa che conferma una volta di più come, per i grandi del mondo, stiamo parlando della MULTINAZIONALE del cibo, il popolo altro non sia che un gregge di pecoroni rincoglioniti a propria disposizione.
Orwell nella FATTORIA DEGLI ANIMALI ci parlò in metafora dei vizi dell’uomo, rilegando ai maiali il ruolo dei dittatori, con tutte le altre bestie a rappresentare le varie categorie degli oppressi.
Ora, vista la confusione zoologica che regna tra i dirigenti della Nestlè, non gli chiedo di scegliersi quale animale vorrebbero essere, ma gli regalo di mia sponte un bel TAPIRO.
Con la speranza, però, di non ritrovarmelo un domani in una lasagna alla Boulagnaise.
P.S. Il marchio Buitoni era un vanto dell’industria agroalimentare Italiana.