Cari amici Romanari,
anche se noi tifosi daaa Roma non ce ne siamo accorti, a gennaio c’è stata la sessione invernale del calciomercato e la coppia di befani Galliani-Raiola ci ha regalato il ritorno in Italia di Super Mario.
Non quello che doveva fare il tecnico e mo fa il politico, no, quello che gioca a pallone col crestino scolpito sulla zucca.
Insomma quello fortemente simpatico e decisamente nero… Ahò, è un dato di fatto…
Prima dell’attesissima partita d’esordio di domenica, a termine di un comizio elettorale del PDL (il partito della famiglia) il fratello del Grande Puffo Silvio, Paolo Berlusconi, ha salutato la folla oceanica accorsa all’evento con la frase:
“E ora andiamo a vedere il NEGRETTO DI FAMIGLIA”.
Facendo cadere un gelo polare nella sala.
Per carità in questo ventennio il fratellone ci ha abituato a perle ben più preziose, inutile ricordarle ora, però abbiamo gradito lo stesso questo ritorno alle origini da parte del cadetto. Le origini caciarone del cummenda un po’ sganassone e tronfio di sé, sempre pronto a vantarsi e a offendere il prossimo con uscite da cabarettista in pensione.
Personaggio che ha riempito la commedia all’Italiana in tutte le sue varie epoche.
Da Gigi il Ballista al Zampetti dei ragazzi della terza C.
La forza dei berlusconi’s è proprio questa ed è totalmente inutile camuffarlo sotto strati di cerone o improbabili chiome asfaltate chirurgicamente sul cranio.
Il baüscia Milanese, tipico abitante della capitale padaGna, non è capace di limitarsi e, puntualmente, spara delle enormi cazzate.
È la sua natura.
Quindi il Tapiro questa volta è d’obbligo e lo consegno a cuor leggero come poche altre volte al sciür cummenda.
TAAAAAAAAAAC.