Cari Romanari,
la passione delle primarie sta letteralmente spopolando nella scena politica del Bel Paese.
Sempre meglio che lavorare, NO?
Prima la rottamazione Renziana, poi l’avvento dei Fantastici 5 e ora, dalla destra, ci arriva anche il Teatro dell’assurdo.
Sì,
perché la richiesta di Angelino Alfano di non avere degli indagati nelle file del PDL da presentare come leader è roba da opera teatrale alla Ionesco.
Aldilà di tutte le recriminazioni su chi abbia fondato quel partito e da chi prenda il nome una famosa legge paracula a protezione dei politici indagati…
c’è tutto un mondo dietro a questa dichiarazione.
Già vedo il documentario a Quark.
Ai confini della realtà.
Il confine tra assurdo e ridicolo è labile, ma poi bastano le reazioni di qualche politicante ruspante dei nostri, i nomi sono del tutto inutili e superflui, che tutto sfocia nel grottesco.
E allora si arriva alla commedia Italica,
quella caciarona e sbragata.
Pernacchie e culi.
Alla Luciano Salce insomma.
E quindi…
VIENI AVANTI… ANGELINO…
e pigliati ‘sto Tapiro CdR, che male nun fa
e non ti chiede la fedina penale.