venerdì, Maggio 17, 2024 Anno XXI


A tre giornate dalla fine ritrovarsi settimi, anzi saremmo ottavi senza penalizzazioni per l’Atalanta, in un campionato dove la terza piazza si trova a cinquantacinque punti rende il tutto molto triste.

Contro il Napoli un’illusione durata un tempo, l’ennesima stagionale. Con il capitano in grande spolvero a guidare una squadra senza capo ne coda. Il gol del vantaggio nasce proprio da due invenzioni del dieci giallorosso. Marquinho raccoglie il cross di Rosi, che ha poco da stizzirsi per un cosa fatta bene soprattutto alla luce di un secondo tempo disastroso, e si prende il meritato premio se non altro per la volontà che ci mette.

Nella ripresa subìto il gol cambia tutto. Anche quella piccola lucetta si spegne di nuovo ed è un assedio. Il raddoppio napoletano è una conseguenza di quello che si vede in campo. La marcatura a tre metri è un classico per i difensori giallorossi cosi Cavani ha il tempo di fare quello che vuole.

Patita segnata che solo nel finale, grazie allo spunto di Tallo valorizzato da Simplicio, ci fa ritrovare un minimo di orgoglio, completamente affossato da questa gestione tecnica e da questi giocatori.

Ormai la classifica è un dettaglio, proprio come dicevano loro. Inutile guardarla fa solo male. Tre partite non potranno cambiare la storia di questa stagione, la riga ormai è tratta.

L’unica cosa che chiedo è di non far passare un possibile passo indietro di Luis a fine campionato come una colpa della piazza, sareste veramente ridicoli.

petra@corederoma.it