domenica, Maggio 05, 2024 Anno XXI


Visto che non riuscite a far parlare il campo state zitti che è meglio. La lingua rificcatevela in bocca tutti quanti. Tutti i record state battendo, tutte le statistiche, state riscrivendo la storia della Roma. Complimenti, ve li faccio pure io perché tanto ve li fanno tutti.

Il primo tempo è stato vergognoso soprattutto perché si veniva dalla scoppola di Torino. Ci si aspettava un avvio arrembante per cercare di riconquistare un minino quei poveri tifosi coglioni che nonostante tutto stanno ancora là.

Macché, un paio de minuti e ci ritroviamo già sotto. Sbanda paurosamente tutta la squadra, i viola quasi non ci credono e provano a chiudere la partita. Ma essendo infinitamente scarsi non ci riescono.

C’era tutto il secondo tempo per recuperare. Per qualche minuto crediamo che si possa fare, soprattutto perché il capitano ci mette lo zampino. Ma dura poco, il tempo di capire che era una rondine di passaggio e che per noi quest’anno non sarà mai primavera.

Il capolavoro sul secondo gol subito non merita neanche il commento.

La squadra è vuota, non c’è mai stata e mai ci sarà. Una bandiera schiava del vento, abbandonata completamente al suo destino infame.

Il punteggio per arrivare terzi sarà alla fine talmente basso che pure il Cesena con un po’ più di regolarità ci sarebbe potuto arrivare…

I giocatori continuano a camminare in campo, rendimenti al di sotto del quattro. Continuano a parlare tanto i nostri milionari. Continuano a dire che è sfortuna, che il mister è il più bravo del mondo, che il progetto c’è, e che insomma va tutto bene e non dobbiamo rompere le palle.

C’è chi ci ricorda che non siamo il Barcellona, lo fece già l’asturiano. Per questo dico a Danielì noi sappiamo chi siamo e pure te, se nun te sta bene le catene nun ce stanno.

petra@corederoma.it