Categorie La MandraKata Ultimi arrivi CDR Scritto da Mandrake domenica, 8 Aprile alle ore 10:25
Di tutto si può dire a LUCHO, che non sia ancora preparato per allenare in serie A; che è troppo integralista, ma di sicuro non si può dire che non conosca le dinamiche del gruppo dei giocatori che allena. Prima della partita di lecce aveva detto: “mi preoccupa la prestazione dei miei ragazzi, perché quest’anno abbiamo vinto e subito dopo abbiamo incassato sconfitte pesanti. Mi aspetto novanta minuti di grinta». Ebbene grinta non se n’è vista e le preoccupazione sono riaffiorate tutte quante. Un motivo in più per starsene sconsolata a guardare il naufragio? Può darsi. Resta il fatto che la squadra dopo 9 mesi non ha ancora assimilato movimenti, schemi e approccio giusto alle gare, specie quelle importanti, da dentro e fuori. Pinci su Repubblica intravede un problema nei rinnovi: “anche Gago rischia e persino Bojan, nonostante gli accordi col Barça lo leghino per un altro anno alla capitale. In bilico anche Marquinho (troppi i 4,5 milioni del riscatto) e Heinze (che non vorrebbe restare alle condizioni contrattuali di oggi e aspetta il River)”. Tutti giocatori che, qualche settimana fa, erano stati considerati dagli stessi giornalisti confermati. Allora c’è un problema di comprensione da parte della stampa di ciò che accade attorno a una squadra di calcio. Basta una partita per far cambiare opinione? Non è proprio professionale. Ma si sa che i giornali al giorno d’oggi scrivono per vendere, per stuzzicare curiosità e alimentare le controversie, e non per informare. Forse andrebbe raccontato il mistero di una squadra che si sfalda in trasferta. Perdere 4-2 a Lecce con in campo giocatori esperti, ex Real Madrid e Barcellona, non è proprio comprensibile. Per non citare il nostro capitan futuro, sparito dal gioco. I giornalisti ci provano a insinuare qualche dubbio sul rapporto mister-giocatori. C’è da riflettere sull’affermazione di Gago, che, invece di sfoderare prestazioni da top player quale egli è, si lancia in affermazioni che non lo dovrebbero riguardare: “”Può essere bello quanto vuoi, ma un progetto senza risultati si spegne“. Un affermazione del genere da uno cresciuto nel Boca dominatore d’Argentina e affermatosi nel Real Madrid, pesa. Come pesa anche la risposta secca e perentoria di Pjanic (perché non gioca?): “problemi con il mister?, no”. Ma una società di calcio, non dovrebbe controllare se e quando i propri tesserati possano rilasciare dichiarazioni, evitando di prestare il fianco ai dubitatori? E che dire di Davide Lippi, agente di Leandro Rosi, che parla della situazione del suo assistito: “Se la squadra fa scarsa prestazione, è difficile che il terzino possa fare qualcosa di diverso”., Si, ma manco cià provato a fare una prestazione decente, fuori dalla mediocrità .. ogni volta la stessa sonata, “se fosse, se avesse…” Ma forse il problema risiede proprio lì, nel controverso rapporto di alcuni giocatori col mister? Forse LUCHO fa fatica davvero a imporre visioni di gioco, comportamenti e allenamenti fuori dalla portata di questi giocatori? Eppure, i giovani presenti sono quelli che dovrebbero essere più propensi ad assecondare le direttive del tecnico, perché sono più flessibili e mentalmente pronti a cambiare schemi mentali. Bojan avrebbe dovuto favorire questo processo, e, difatti, sono convinto che in alcuni momenti, sia Bojan, sia lamela, sia Borini abbiano dimostrato di aver recepito le indicazioni del mister. Di contro, c’è lo stesso LUCHO, timido e contradditorio nei suoi comportamenti. Proprio quando si è lanciato in esternazioni e atteggiamenti roboanti, ha fatto retromarcia il giorno dopo. Forse che la mancanza di un rendimento costante della squadra sia dovuta anche alla sua altalenante condotta: per la serie: “vorrei, ma … ” I giudizi di uno come Colonnese “va al tappeto” non contano niente: “Non vedo un progetto importante, anche perché la società capitolina ha speso parecchi soldi”. L’unico progetto valido e la Lazio in B, e presto o tardi lo vedremo realizzato. Lotirchio si arrampica sugli specchi: “La responsabilità oggettiva è una norma obsoleta che riguarda il passato, Uno deve rispondere dei comportamenti diretti». Il presente, però, dice che la norma è ancora valida, e che senza impicci, la podistica caciottara rischia di brutto. E poco importa se, sempre Lotirchio, invochi la clemenza papale: “L’anno scorso sono stati in pellegrinaggio a Medjugorje con Floccari, sono persone che non hanno una enfatizzazione degli aspetti materiali, sono ragazzi che vivono una vita molto lineare e molto corretta”, avoja a fa i pellegrinaggi nei campi dilettantistici della ciociaria, perché questo se meritano. “se poi si vogliono far pagare responsabilità alle persone solo per le conoscenze… Il vero problema di questo sistema è creare attenzione mediatica invece di andare ai fatti veri». Appunto, i fatti. E quelli sono belli e scritti e verrà pure il giudizio … e non per un rigore contro non fischiato.
Forza Roma Mandrake
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