Categorie La MandraKata Ultimi arrivi CDR Scritto da Mandrake sabato, 24 Dicembre alle ore 07:56
La Roma ha vinto due partite consecutive, rischiando di vincerne tre, allorquando avesse battuto anche la squadra imbattuta del torneo. E che sarà mai? Eh no, di questi tempi di grandi migrazioni è un bene sottolineare cio’ che di positivo ci restituisce calcisticamente un disegno di squadra, una traiettoria esistenziale della palla, una utopia (come è stata chiamata) di gioco che in molti davano ormai per spacciato. Come fa Vocaluccello, che tifoso non è, e che mescola un presunto giornalismo con lo sfottò di chi vede nel condottiero straniero solo spocchia e stregoneria. E così la Roma avrebbe vinto solo perché: “i giallorossi hanno giocato finalmente con i dieci undicesimi della formazione schierata nella partita precedente, quella del trionfo di Napoli”. Poi, leggi un allenatore come Pioli che ha visto la partita dal campo e ti accorgi che: “La Roma mi ha veramente impressionato La Roma ci ha fatto correre molto, sono forti. L’abbiamo presa poco. Bravi loro o male noi? Più bravi loro che meno bravi noi, è una squadra che mi ha impressionato ”. “Poche volte in carriera mi è capitata una cosa del genere, per cui va dato merito. Perdere una partita così ti fa meno male che perdere come abbiamo perso domenica”. Il commento è chiaro ed è di Marco Di Vaio che non cerca scuse e riconosce la supremazia della ROMA. Peccato per Zeman che, a malincuore, ha detto che Lucho si è italianizzato. Ma che vuol dire? Forse la Roma, o meglio i suoi giocatori stanno imparando a fare possesso e tiro, possesso e verticalizzazioni, possesso e occupazione degli spazi…chissà!!! Noi di certo lo speriamo, anche perché vorrà dire che la musica cambierebbe!!! Talmente è stato importante vincere che il nostro LuigiEnrico ha dichiarato che“Il panettone e il pandoro l’abbiamo mangiato, e in tanti avevano detto che non ci sarei arrivato». Tanti? si, e forse anche di più tra i giornalai e i massmediatici conduttori. A ogni angolo li senti sostenere con tono cattedatrico: “come mai questo asturiano gode di tanta fiducia? e cosa ha in più di un Malesani?”. Noi tifosi non lo sappiamo, ancora deve dimostrare tanto, ma dalla parte di Lucho, come dicono i giocatori, ci sta la coerenza, il dire le cose dirette, ma soprattutto la signorilità di non irridere mai l’avversario. E Malesani è uno che oltre il Genoa non potrà mai allenare. Siamo stati felici del fatto che il nostro capitano ha dedicato la vittoria a Napoli al suo allenatore. Ma, crediamo anche, che alla fine tutto ciò importa veramente poco, quello che conta, al di là di chi siede in panchina e di chi veste la maglia, è che la ROMA possa vincere e convincere. Ed è una gioia vedere che tutto si muove per il verso giusto. Da Juan: “lavoriamo ogni giorno tantissimo e dobbiamo continuare con questa voglia di lavorare e sta girando per noi” a Pjanic: “Se continuiamo giocare così possiamo fare belle cose in questa stagione. Dobbiamo seguire la filosofia del nostro tecnico”; da OsVardo: “Se giochiamo così lontano, speriamo di continuare così” a TOTTI: “voglio mettermi al servizio della squadra come sto facendo, la squadra ha grandi prospettive“. Tutti per uno, uno per tutti. Bene così. E allora lasciamo gente come Alessio Calfapietra rimestare nel torbido pettegolezzo giornalistico: “Questa mole di denaro non ha però coinciso con risultati all’altezza sul campo. Se Osvaldo sta giustificando il costo del cartellino dal punto di vista tecnico, lo sta però svalutando con una serie di comportamenti inaccettabili, dei quali il pugno a Lamela è il caso piu’ eclatante, Pjanic ha alternato buone partite ad altre incolori, Bojan sta invece alimentando il sospetto che le lodi ricevute da minorenne ne abbiano ostacolato la crescita e che il Barcellona non se ne sia liberato a caso. Heinze ha confermato di essere sul viale del tramonto… Lamela ha classe e tecnica ma è ancora acerbo e deve trattenere certi suoi atteggiamenti, in ogni caso non vale ancora i 17 milioni di euro complessivi garantiti dalla Roma al River Plate”. Non c’è da meravigliarsi da queste parole. Del resto si è scritto e straparlato più della pizza di OsVardo che di calcioscommesse, di calciopoli, di condanne ai poteri nordisti. Inoltre, criticare Lamela è da idioti. E’ uno che oltre al talento, ha anche personalità in mezzo al campo. Uno che non sparisce, uno che, oltre alla giocata, ti insegue anche fino alla sua metà campo. Io a Pato certe cose non gliele ho viste mai fare. In veritas, nessuno dice con forza che assemblare una squadra ci vuole tempo e che i lampi di classe fatti vedere dalla Roma non solo valgono il biglietto di un qualsiasi spettatore anche distratto, ma anche qualcosa che tutti questi giornalai genuflessi ai poteri forti del nord non riusciranno mai a comprendere, ossia il futuro. Questa squadra incanterà. E che dire di Zazzaroni? Lui è sempre così tenero con la ROMA. Prima la demolisce: “Tutti si riempiono la bocca con la parola “progetto” ben sapendo che i progetti non sono sviluppabili senza il sostegno dei risultati. Il nostro è il calcio dell’auditel: se hai una buona idea, innovativa anche, ma non porti a casa i punti (di share) richiesti ti chiudono il programma, licenziano, rispediscono a casa. E’ la legge della giungla. Crudele, per certi versi demenziale e inaccettabile. Ma è la legge. Oltretutto l’auditel è discutibile, il risultato del campo insindacabile”. Zazza deve imparare che il calcio non è un reality e che le cose dette alla “Domenica leghista” fanno cagare. E, infatti, dopo, a risultati raggiunti (Napoli e Bologna), er Zazzarobot ci ignora del tutto, ribadendo il suo limitato orizzonte geografico: “E bravo Conte che ci sta riconsegnando una Juve-Juve; Bravo ovviamente Allegri che vuole mezzo milione in più di quanto gli offre Galliani e bravo Ranieri che sta rialzando la testa dell’Inter. Tra i bravi anche Guidolin”. Progetto, utopia o meno, noi tifosi sosteniamo la ROMA sempre, anche nei momenti di difficoltà, anche se i risultati e la fortuna ci voltano le spalle, perché la “grande stampa romana e naziUonale” non sopporta che le girandole, le scommesse, le corruzioni non ci abbiano mai sfiorati: “mai schiavi del risultato”, “chi tifa Roma non perde mai”…chi altro lo può dire con fierezza? Buone feste a tutti i cuori giallorossi mandrake
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