martedì, Maggio 06, 2025 Anno XXI


Tornano i tre punti in casa Roma, sul sintetico piemontese la pioggia scivola che è na favola e porta una vittoria più importante che bella.

Non fare bottino pieno con i penultimi della fila sarebbe stato ‘drammatico’ a livello di classifica ma soprattutto a livello ambientale.

Con la difesa rimescolata per l’ennesima volta e con De rossi spostato ad interno Luis Enrique smentisce ancora una volta tutte le previsioni della vigilia. All’asturiano piace cambiare, evidentemente si annoia a vedere le stesse cose.

Se la prima frazione offre davvero poco la ripresa è più frizzante. Con i giallorossi che imprimono una certa pressione nella trequarti avversaria. Questo non toglie che dietro si balla sempre. Con Cassetti a rischio rosso per tutta la partita la difesa traballa sempre. Si corre il pericolo di addirittura di andare sotto, meno male che Stek è in giornata.

Taddei terzino è già una forzatura a sinistra poi diventa un’altra impuntatura del tecnico. Se proprio deve essere meglio a destra come nel finale di partita.

L’incubo zero a zero iniziava ad alleggiare paurosamente sul Silvio Piola. Ma Pjanic dalla sua mattonella-assist non sbaglia mai e mette Bojan, entrato da una decina di minuti, nelle condizioni di colpire.

Neanche un minuto e si rischia di subire il pari. Stavolta il palo ci salva, ma è l’ennesima dimostrazione che la concentrazione va e viene. Ci pensa Osvaldo, con l’occhio tumefatto, a incornare e mettere in sicurezza il match.

Gago e Pjanic migliorano di prestazione in prestazione. Osvaldo per ora si conferma bomber e Bojan che entra sembra far più male di quando parte titolare.

Una Novara non fa assolutamente primavera. Vincere con il Lecce e prepararsi al mini girone infernale che ci aspetta.

petra@corederoma.it