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E così è arrivata pure la sconfitta casalinga, non manca più niente a questo campionato. Il Napoli ha messo una bella grossa pietra sopra ai sogni di chi ancora credeva nell’impresa. Nella mischia di chi si vuole giocare il quarto posto si sta stretti e rimanerne fuori a maggio non è poi cosi difficile.

Una sola occasione importante, quella di Vucinic sullo zero a zero, poi il nulla assoluto. Persino il gol subito non ha sorto effetti. Nessuna reazione, abbandonati al destino delle onde. I remi non sono stati tirati in barca, non ci sono proprio più, buttati nel mare in tempesta.

Non c’è più una guida a nessun livello. I sorci ballano, ballano con i portafogli gonfi e la dignità sotto i tacchetti. I sorci non hanno nemmeno voglia di vittoria, non hanno fame di gloria. Si riempiono al fontanone del niente, miserabili con i quattrini.

I ciucci in trasferta non hanno avuto bisogno di caricarsi la legna in groppa. Hanno trovato tutto apparecchiato, prego signori senza sforzo.

Fate pena perché nessuno in serie A corre meno di voi, fate pena perché ogni scusa è bona per giustificare la vostra nullità.

Il mister ha le sue grosse responsabilità ma mai come le vostre. Non ci sono più parole per insultarvi, anche perché è inutile. Sordi ad ogni stimolo vi trascinate stanchi verso il fine stagione e verso il vostro obiettivo annuale: le ferie.

L’unico sogno rimasto è che arrivi qualcuno con la frusta, anche se certe cose o ce l’hai o non ce l’hai. E la maggior parte degli omuncoli in maglia rossa bordata gialla non ce l’hanno.

petra@corederoma.it