lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


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Come i treni a vapore, come i treni a vapore di stazione in stazione. Ecco il viaggio dell’As Roma targata mister Ranieri. Appena si mette in moto non si ferma, inesorabile fino a che non raggiunge la prossima banchina.

Il tecnico giallorosso l’aveva capito fin da subito, scordatevi il bel gioco che c’è da sistemare la difesa. Detto fatto! Con zero gol subito è più facile vincere le partite, questa è la semplice banalità del calcio.

I viola fanno la partita della vita, corrono novanta minuti e a lunghi tratti schiacciano i giallorossi nella loro area. Cross e tiri da tutte le parti. La difesa tiene botta con Juan e Mexes pilastri e Julio Sergio sempre attento e anche fortunato, cosa fondamentale per un portiere.

Vargas segna ma in fuorigioco, De Silvestri promette e da buon laziale non mantiene, Gilardino non sa più cos’è la porta, e altre occasioni che poteva far capitolare la Roma. Tanto rumore per nulla verrebbe da dire.

Invece Vucinic non va sulla quantità: prima fallisce un gol clamoroso a inizio secondo tempo, poi però alla seconda chance non sbaglia. Di nuovo a pochi minuti dalla fine, la tigna del mister è entrata nei giocatori.

Riise sgroppa che è un piacere, a tempo scaduto si fa un coast to coast che chiude il match. Baptista, che sostituisce un capitano lontano da una forma accettabile, si fa trovare pronto e convinto dei propri mezzi.

Punti pesanti guadagnati su tutti. Si espugna Firenze, ed è sempre un gran piacere. Il settore ospiti super affollato canta e gioisce in faccia ai viola e ai suoi proprietari che senza il telefono si sentono un po’ persi.

Ma come dice Montali, non abbiamo fatto niente, sotto con il lavoro perché i traguardi sono ancora lontani.

petra@corederoma.it