sabato, Aprile 27, 2024 Anno XXI


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Fango e pioggia ma la Roma c’è. In un campo di battaglia i giallorossi hanno lottato, hanno sofferto ma anche imposto il gioco. La sconfitta sarebbe stata pesante e ingiusta, col punticino il morale rimane alto.

Partenza decisa, Palermo sotto botta e arriva il vantaggio. Capolavoro del capitano con il tocchetto magico per Brighi. C’era da assestare il colpo del ko e qui la Roma è mancata. I rosanero hanno ripreso coraggio, metri e campo.

Lo sfortunato pareggio subito però ha ridato la scossa tanto da andare a trovare il nuovo vantaggio con un colpo di testa di Burdisso. Qui altro errore, la testa se ne è andata negli spogliatoi senza giocare il minuto di recupero. Puntuale il pareggio di Miccoli.

I padroni di casa entrano più decisi nella ripresa. Si soffre, si stringono i denti, la squadra si allunga e lo svantaggio è inevitabile. Con la pioggia che aumenta sempre più di intensità le speranze di riacchiappare la partita diminuiscono col passare dei minuti.

La stanchezza lascia il segno, non si gioca più a pallone ma solo con i lancioni. E proprio allo scadere su uno di questi si lancia Okaka e si va prendere un rigore insperato. Il capitano realizza e la trasferta si fa più dolce.

È stato davvero importante non perdere. Certo prendere di nuovo tre gol non è piacevole, però si potranno rivedere gli errori con più serenità.

Domenica si torna in Sicilia e qui sì che vogliamo i tre punti. Abbiamo troppi conti in sospeso da quelle parti, è arrivato il momento di chiuderli. Recuperare più energie possibili per saccheggiare Catania.

petra@corederoma.it