venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI


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A forza di prendere pizze in faccia, a forza di fare figuracce in giro per l’Europa è uscito fuori finalmente l’orgoglio romano. Quell’orgoglio in grado di trascinare anche gli ‘stranieri’. Quell’orgoglio di dire basta, di far capire che non si è finiti.

Il tecnico Ranieri ha puntato deciso su questo. Sulla testa spenta dei giocatori, sulle gambe molli senza motivo. Ed ecco che all’improvviso si rivede la corsa, attività sparita da più di un anno. Lo stesso vale per il pressing, per il recupero palla. Insomma si è vista una squadra normale.

Il capitano ha risposto come al solito sul campo a chi gli fa i conti in tasca. A chi ancora non capisce che cosa ha davanti. A chi rimanda in campo la sua maglia. Fate pena. Una prestazione super condita da due gol ed un assist.

Il triangolo romano viene chiuso da De Rossi. Esce fuori finalmente l’anima di Danielino. Inghiottito anch’egli dal vortice negativo non riusciva da tempo a dare l’acuto. Proprio nel momento più delicato, proprio nel momento del non ritorno.

La cosa più importante ora è capire che non è successo davvero nulla. Le partite sono a raffica una dietro l’altra, non ce tempo per gioire, soprattutto perché non si è guariti, tutt’altro.

Giuste la scelte del mister, chi non è in forma psico-fisica va fuori senza guardare l’importanza del nome.

Testa bassa, guardare per terra non un centimetro più in là. Si deve raddrizzare il presente, soltanto dopo si potrà guardare al futuro.

petra@corederoma.it