da Gazzetta dello Sport – laroma24.it
Quando ci racconta sorridendo come l’intervista più bella della sua vita l’abbia fatta durante una vacanza a Ibiza, parlando esclusivamente di musica e chitarre, ci verrebbe voglia di far bella figura e chiedergli solo delle regolazioni della sua Gibson o della diteggiatura che adopera per suonare B.B. King, ma Pablo Daniel Osvaldocapisce le nostre esigenze più prosaiche, anche perché a pensarci bene la sua Roma che nasce sembra rock come i suoi punti di vista.
Osvaldo, andiamo al sodo. Lei piace a tanti club, Inter compresa: resta alla Roma? «Non lo so, ma spero di sì. Qui mi trovo bene, ho fiducia in questo gruppo e i tifosi mi dimostrano affetto. Perché cambiare?». E poi ha ritrovato Zeman, che la stima parecchio. «È stato bello rincontrarsi dopo tanti anni. L’ho avuto al Lecce, ma ero un ragazzino. Ora la situazione è diversa, però il rapporto è rimasto sempre ottimo. Lui non è cambiato per niente. Ci fa lavorare sempre tantissimo».
Con l’arrivo di Destro, però, il vostro attacco sembra affollato come un autobus nell’ora di punta: chi sta fuori? «Guardi, è bello avere compagni forti. La concorrenza stimola, l’importante è che sia sempre leale». Continua >>
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