martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


Patteggia vuol dire che ammette di essere colpevole, per chi non dovesse capire l’italiano, e se l’ha fatto per “opportunità” non è che sia poi un’attenuante. Conte è solo un nome, si potrebbe anche chiamare Ciccio Formaggio e non essere allenatore della Juventus ma del Borgorosso FC, quello che contà è che questo tipo di gente colpevole e reo confessa della deriva del nostro calcio. I tifosi che li difendono, solo per partito preso o perché a noi sì e agli altri no, si meritano questo calcio e non dovrebbero lamentarsi poi di niente.

Confermate le indiscrezioni di qualche giorno fa: su invito della Juventus, Antonio Conte si è convinto a patteggiare, anche se ieri ha ribadito che “non è ancora stata presa una decisione”, confessando di non riuscire a vedersi senza panchina. Alla fine sull’orgoglio prevarrà la ragione, e cioè la necessità di circoscrivere al minimo la squalifica, a tre mesi (più 2-300 mila euro di multa), evitando uno stop di oltre un anno. Lunedì, in questo senso, sarà un giorno fondamentale. E’ infatti previsto l’incontro tra i legali di Conte e il procuratore Palazzi per trovare l’accordo che mercoledì verrà presentato alla commissione disciplinare. Nella difesa a tre (avvocati De Rensis, Chiappero e Briamonte) si avverte una ragionevole speranza che la loro proposta verrà accettata. “Alla fine, in ogni caso, due parole le dirò anch’io”: Conte promette di togliersi il macigno dalla scarpa. Quando? Forse già mercoledì 1 agosto, all’uscita dell’aula romana in cui si presenterà da deferito per doppia omessa denuncia.

Patteggiando, la squalifica scatterà subito, impedendogli di sedersi in panchina poche ore dopo, alle 19 di mercoledì, quando la Juve affronterà a Ginevra un’amichevole contro il Benfica. In caso di tre mesi di stop, il rientro dovrebbe avvenire (dopo 10 turni di campionato e 3 di Champions) il 1 novembre, giorno del 115° anniversario del club bianconero. Se invece l’interdizione dovesse durare quattro mesi, Conte ricomparirà in panchina sabato 1° dicembre, quindicesima giornata nell’anticipo del derby allo Stadium contro il Torino, visto che pochi giorni dopo (martedì 4 o mercoledì 5) la Juve sarà impegnata nell’ultima gara della fase a gironi della Champions League.

Insomma, quella di ieri in casa dell’Herta Berlino dovrebbe essere stata l’ultima uscita di Conte prima della squalifica. Nonostante la vittoria (2-0, gol di Matri e Krasic), al netto delle tantissime assenze (otto nazionali oltre agli infortunati Caceres, Pepe e Isla), la prestazione non ha soddisfatto a pieno il mister che ha visto una squadra troppo passiva – salvata due volte dalla traversa e tre volte da Storari -, ancora lontana dalla sua idea di gioco. “Qualcuno deve smaltire i grandi carichi di lavoro (oggi il tecnico ha regalato ai suoi una domenica di riposo; ndr), altri devono assimilare i meccanismi: non è questo il calcio che vogliamo offrire”. A preoccuparlo, poi, c’è un’emergenza sempre più grave in difesa, anche se il tecnico ha minimizzato i guai fisici patiti ieri da Lucio e De Ceglie. Le note più positive sono arrivate dai gol-spot segnati da Matri e soprattutto da Krasic, desaparecido in campo dal lontano 24 gennaio. La rete-capolavoro segnata dal serbo potrebbe aiutarlo a trovare un acquirente, magari nella Lazio che però lo vorrebbe in prestito. E a proposito di cessioni complicate, da domani a Vinovo si rivedrà Felipe Melo, per il quale si tenta di riallacciare una trattativa con il Galatasaray.

Tornando all’amichevole al mitico Olympiastadion di Berlino, Conte ha salvato anche le ottime prove offerte in difesa da Lichtsteiner e Marrone, due centrali per caso. Il secondo ha sfoderato una prestazione praticamente perfetta: “Prima studiavo da Pirlo, adesso da Bonucci. Io difensore per sempre? Perché no?”. Conte sorride e svela il suo pensiero stupendo: “In quel ruolo Marrone ha futuro. Voglio provarlo dall’inizio”. Magari già mercoledì a Ginevra, quando l’undici bianconero ritroverà comunque alcuni nazionali, chiamati dall’emergenza infortuni ad anticipare le prove tecniche di Supercoppa che proseguiranno sabato 4 agosto a Salerno contro gli spagnoli del Malaga.

Intanto continua il lavoro a fari spenti di Marotta sul mercato. Un occhio all’incedibile Jovetic, l’altro al sogno-Van Persie, per il quale si annuncia uno scontro frontale tra i due Manchester. Se il City avrà la meglio, Mancini sarà costretto a liberare Dzeko, la terza scelta della Signora alla voce top player. In difesa, per l’eventuale erede al trono di Bonucci, si seguono sempre Astori, Bocchetti, Bruno Alves, oltre alla new-entry Andreolli. Infine, viste le difficoltà a strappare all’Udinese il prestito di Armero e i costi elevati dell’operazione-Kolarov, la Signora sarebbe tornata sull’ex bianconero Balzaretti. Almeno a sentire quanto dichiara il presidente del Palermo Zamparini sulle frequenze di Radio Radio: “L’interesse della Roma è il più forte. Il Milan vorrebbe rifare un affare alla Nocerino, ma non vi sono possibilità. E di recente per Balzaretti si è fatta avanti anche la Juventus”.

[Fonte: La Repubblica]

Per Corederoma
Paolo Nasuto