domenica, Maggio 04, 2025 Anno XXI


Dunque c’è quello di Mazzone, 3 a 0 senza storia, ma c’è pure quello di paolo negro de noantri.
Ci sarebbe anche il 3 a 1 della purga, quando la curva sud espose “oggi sto lupetto ve fa perde lo scudetto”, profezia poi avverata (mica so’ tutti profeti lazialotti cari, voi dar 5 maggio sete gufi ar contrario, la storia insegna).
Il 5 a 1 poi è una pietra miliare, 4 Montella e pallonetto spettacolo del capitano, grande emozione e grande gioia pure lì. Continua >>

maggici

un biglietto...TIM CUP 2009/2010
SEMIFINALE DI RITORNO
GARA UDINESE CALCIO – A.S. ROMA DEL 21 APRILE 2010, ORE 18.00
STADIO “FRIULI” Continua >>

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Ranieri: “Cambi necessari”
Totti: “Il pollice? Chiedo scusa”
Claudio Ranieri spiega l’esclusione dei due romani nell’intervallo: “In questi frangenti devo fare il bene della squadra, anche loro lo sanno.” Sulla condizione atletica: “Buona, altrimenti non ci sarebbe stato un secondo tempo in crescita”. Il capitano e il gesto contro i laziali: “Chiedo scusa se ho offeso qualcuno”

Claudio Ranieri spiega negli spogliatoi la Roma dai due volti, che solo nella ripresa si è bloccata: “Nel primo tempo eravamo contratti, sentivamo troppo la partita, poi nel secondo tempo ci siamo assestati e siamo andati meglio, anche se è chiaro che la partita è girata sul rigore parato dal nostro portiere”

Quella di sostituire Totti e De Rossi è stata una scelta coraggiosa: “Erano già ammoniti e sentivano troppo il derby – spiega il tecnico ai microfoni di Sky -, non erano sereni e non giocavano come sanno. Ho preferito cambiare e rimettere l’assetto di sempre, è stata una scelta anche tecnica: ho sempre detto che sono i giocatori che fanno la squadra e con loro due non eravamo al cento per cento, per questo ho preferito toglierli. Però sono sempre due punti di riferimento, il capitano e capitan futuro: saranno dispiaciuti per la sostituzione ma contenti, sanno che cerco di fare sempre il bene della Roma’”

La scelta di partire con il tridente pesante: “Con lo schieramento del primo tempo volevo creare una situazione per farli attaccare sugli esterni e poi riproporci, solo che poi non abbiamo tenuto fede a quanto preparato a tavolino. Squadra stanca? No, altrimenti non avremmo fatto un secondo tempo di questo livello”.

Si profila un duello serratissimo con l’Inter: “E’ uno squadrone, ha grossa personalità, gioca compatta e determinata, con la Juve ha fatto una grande partita. Finora noi abbiamo giocato in spensieratezza, puntando a divertirci e a tirare fuori il meglio da ogni gara. Io continuerò a professare questo ma, per quanto ci provi, non riesco a tenere isolati i ragazzi, che leggono i giornali e guardano le tv. Adesso – conclude mister Ranieri – un pò di pressione ci sarà anche per loro”

“Lo spirito è quello giusto – sottolinea – perchè vedo umiltà, determinazione e uno spogliatoio unito, per questo siamo protagonisti del campionato italiano. L’ostacolo più duro sarà quello dell’ultima giornata (il Chievo n.d.r.), quando i miei capiranno che vincendo avranno fatto qualcosa d’incredibile”.

IL GESTO DI TOTTI E LE SCUSE – Intanto arrivano chiarimenti sul gesto del pollice verso di Totti che tanto ha fatto infuriare i laziali. E’ stato la risposta ad una frase dalla panchina di Roberto Baronio (capitano laziale all’andata) che gli avrebbe fatto lo stesso gesto subito dopo la fine del derby dicendogli anche “sei finito”. Baronio, secondo quanto riferisce l’entourage di Totti (e lo confermano anche testimoni a bordo a campo), avrebbe provocato la reazione del numero 10 romanista, che a quel punto si sarebbe rivolto alla tifoseria laziale, anche se il gesto lo ha fatto sotto la curva sud. Fra Totti e Baronio c’erano state scintille anche alla fine del derby di andata. Poi da parte del capitano giallorosso arrivano le scuse sul gesto: “Chiedo scusa se qualcuno può essere stato toccato dal mio modo di gioire: mi sono lasciato travolgere dall’atmosfera caldissima del trionfo, non volevo comunque offendere nessuno”, dice dal suo sito Francesco Totti. “D’altra parte la stracittadina tra noi e la Lazio è anche questo e chi è di Roma lo sa bene. Io per primo non me la sono presa quando a Formello qualcuno ha utilizzato la mia foto in modo pungente per caricare i nostri avversari. In passato tanti giocatori anche biancocelesti, sono stati protagonisti di sfottò sopra le righe e festeggiamenti decisamente appariscenti”. Poi la chiusura. “La verità è che esultanze e sarcasmo bonario al termine della partita fanno parte del gioco e del clima vissuto dalla città intera per questa sfida sentitissima. Ora pensiamo alle prossime partite, la Coppa Italia e la Sampdoria, ci aspettano al varco. Ci faremo trovare pronti”.

VUCINIC UOMO MATCH
– “Vincere il derby per me, non solo per me, ma per tutti, penso sia la cosa più bella che esista nel cacio. Poi, è venuta con de miei gol, sono ancora più contento”. Una vittoria che è stata una liberazione: “L’Inter venerdì ha vinto, noi eravamo da due giorni sotto pressione, non era facile, perché non siamo abituati a stare lassù. Però, penso che stasera abbiamo dato una grande dimostrazione di essere una grande squadra”.

JULIO SERGIO COI PIEDI PER TERRA – Altro eroe della serata giallorossa è stato Julio Sergio, che ha parato a Floccari quello che sarebbe stato il rigore del 2-0 per la Lazio: “Abbiamo giocato molto meglio nel secondo tempo, la squadra si è ripresa bene e alla fine siamo riusciti a vincere una partita molto, molto difficile. Favoriti per lo scudetto? Oggi siamo primi, dobbiamo mantenere questa voglia e se vinciamo tutte le partite finiamo primi, dobbiamo fare di tutto per riuscirci senza dimenticare che l’Inter è una grande squadra, con una rosa di grandi campioni”. Sul parapiglia finale, Julio Sergio sostiene di non sapere cosa è successo, “forse qualche giocatore non voleva che noi festeggiassimo ma abbiamo vinto una partita importante ed era giusto festeggiare fino alla fine”.

ROSELLA SENSI – Raggiante anche Rosella Sensi: “Che bravo mister Ranieri. Non faccio l’allenatore quindi non posso che applaudire per le sue scelte azzeccate. Totti e De Rossi? Posso solo dire che non c’è nessun dispiacere da parte loro per il cambio. Loro sono a disposizione e accettano le decisioni del nostro allenatore”. Il presidente della Roma non pronuncia la parola scudetto: “No, per carità – ha aggiunto – Adesso dobbiamo giocare partita dopo partita. Ci aspettano ancora gare difficili come quella contro la Sampdoria domenica prossima. Intanto ci godiamo il primato e questa grande soddisfazione di oggi. E’ una sensazione bellissima, come lo è per tutti i nostri tifosi. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di essere veramente forti”.

RIISE: “BRAVO MISTER” – “Nel primo tempo abbiamo giocato male, eravamo troppo lunghi, poi il mister ha cambiato tattica ed è andata molto meglio”. John Arne Riise analizza il derby, comprese le esclusioni di De Rossi e Totti. “Loro sono due giocatori molto forti – spiega ai microfoni di Sky -, ma per noi è importante poter giocare anche senza di loro. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene e abbiamo portato a casa una vittoria molto importante. Siamo primi in classifica, ma mancano ancora 4 gare, adesso domani ci riposiamo e poi pensiamo alla semifinale di Coppa Italia contro l’Udinese. Poi domenica avremo la Sampdoria, noi pensiamo ad una partita alla volta”. E l’Inter adesso dovrà pensare alla doppia semifinale di Champions League con il Barcellona. “Mourinho è un grande allenatore e loro possono battere tutti – spiega il norvegese -, ma se noi vinciamo 4 partite chiudiamo primi, ma ripeto pensiamo solo a giocare una gara alla volta e non pensiamo all’Inter”. Ultime battute sul pollice verso di Totti: “Io sono con Francesco, è il capitano e questa è una serata molto bella per noi, Totti è Totti, è il numero 1 – spiega Riise -.
Non ho visto quello che è successo a fine partita, ero lontano, ma è normale il nervosismo dopo un derby così teso con noi primi in classifica e loro in una situazione difficile”

TONI E IL PARAPIGLIA FINALE – “Penso che la cosa piu’ brutta sia stato il parapiglia finale, e noi giocatori siamo i primi a dover dare il buon esempio”. Luca Toni spiega il finale rovente, condito dal gesto del pollice verso fatto da Francesco Totti nei confronti dei laziali: “Francesco è un tifoso, personalmente non ho visto il gesto, ero intento a festeggiare. Comunque ho visto tanti giocatori della Lazio correre contro di noi, e poi ci sono le telecamere, chi ha sbagliato deve pagare. E’ un peccato perchè è stato un derby corretto, io ho preso tante botte ma quando è finito io ho pensato solo a festeggiare”. Un plauso anche a Julio Sergio: “A lui va grande merito, perchè se andavamo sul 2-0 si faceva dura per noi: e comunque io dormo con lui, mi aveva detto ‘paro un rigore e poi vinciamo’, e gli ho risposto ‘sarebbe ora’… Se resto a Roma? Non penso al mio futuro, penso a fare bene per questa squadra,per regalarci un sogno per noi e per tutti”.