Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 19 Aprile alle ore 09:56
Dunque c’è quello di Mazzone, 3 a 0 senza storia, ma c’è pure quello di paolo negro de noantri. Dall’altro la lazio che quella caricatura di loro presidente (sempre lunga vita) crede forte, in grado di lottare per grandi traguardi: “tu se non firmi non giochi” et pluribus unus ciociares sumus” “vado in causa e la vediamo”, “ciavemo i tifosi cinesi” “fozza lazzio fozza lazzio clap clap bravo presidente” (come si vede nel video…..), dicevamo la lazio che invece sta con un piede in bilico e l’altro nella fossa. Arriva il derby. Il programma Formello prevede, battiamo la Roma, così saremo noi che gli abbiamo fatto perdere lo scudetto, ci salviamo, viene l’Inter gli regaliamo la partita (come il 5 maggio…) tutti contenti … ebbè noi laziali la sapemo lunga…. Il programma Ranieri prevede, giochiamoci la partita, è difficile ma se vinciamo si mette bene. La storia è quella che avete negli occhi, gol della lazio, rigore, sbagliato, rigore, gol, punizione, gol, tripudio. Tutto qui. Il resto è festa romanista, con tutti gli sfottò del caso. Come in ogni derby non ci interessa nulla del gioco, dei sostituti, dei presenti, conta solo il risultato finale, che dice come all’andata la parola eterna: ROMA. Il rosicare degli apolidi come Radu e Tare, Reja che non sa nemmeno dove è capitato (10 giornate a Totti ?? E perché ?? POLLICE VERSO Reja ma che ne sai de Roma te l’albanese e quer poraccio de Radu? Pollice verso, noi su voi giù fa parte del gioco e de Roma). Da stigmatizzare c’è solo la violenza idiota che circonda i derby, 200 vanno per far male e non guardano neanche a donne e bambini, 70.000 vanno per tifare, ognuno la propria squadra, e si può tifare, si può ironizzare e si può sfottere, sono cose de noantri, la violenza stupida e cieca è un’altra cosa invece. Pollice verso Reja, quei 4 stracci de giocatori tua ciavevano la maglietta sotto con scritto Scudetto Game Over….. se aveste vinto era sfottò pure quello, mo datevele in faccia e più rosicate più godemo nell’Urbe immortale, nostra, eterna e pugnante. S.P.Q.R. |
