da forzaroma.info
C’è un nome mai fatto fino ad oggi, secondo quanto risulta a forzaroma.info, che ne ha già parlato in passato*, che insistentemente circola tra le mura di Trigoria come successore di Spalletti: si tratta di Francesco Rocca indimenticabile terzino della Roma di Nils Liedholm (con le quali ha vinto 2 Coppa Italia consecutive) , oggi allenatore della nazionale Under 20. Ore decisive per conoscere il futuro di Luciano Spalletti, o quanto meno per conoscere l’esito dell’incontro tra il tecnico toscano ed il presidente della Roma Rosella Sensi che gli offrirà il prolungamento del contratto. Si parla già dell’eventuale successore, con una lista di almeno tre nomi (Ranieri in testa).
* Se Spalletti va via, Rosella Sensi chiama Francesco Rocca
Se Spalletti rifiuterà l’offerta da parte di Rosella Sensi di proseguire il rapporto con la Roma o addirittura di prolungare il contratto, c’è un nome mai fatto fino ad oggi. Secondo quanto risulta a forzaroma.info, infatti, in cima alla lista dei possibili successori di Luciano Spalletti c’è Francesco Rocca, indimenticabile terzino della Roma di Nils Liedholm (con le quali ha vinto 2 Coppa Italia consecutive) , oggi allenatore della nazionale Under 20. Contattato dalla redazione di forzaroma.info, Francesco Rocca si è trincerato dietro un no comment “Sono 30 anni che non parlo di queste cose, e continuo a farlo anche oggi…” Le poche dichiarazioni rilasciate al nostro cronista.
SCHEDA di FRANCESCO ROCCA
Figlio di un idraulico e di una casalinga, Rocca iniziò la sua esperienza di calciatore nella parrocchia del suo paese. Passò poi al Genazzano e successivamente al Bettini-Cinecittà. Il ragazzo, dotato di grande forza fisica, piacque subito alla A.S. Roma, che lo acquistò anche per le pressioni dell’allenatore di allora, il “Mago” Helenio Herrera. Debuttò con la Roma nel 1972, nel torneo Anglo-Italiano. Fu un terzino in grado di difendere ma anche di offendere, piacque subito anche al commissario tecnico della nazionale Fulvio Bernardini e successivamente ad Enzo Bearzot.
Il giocatore, assai fragile a livello muscolare, subì molti infortuni nel corso della sua breve carriera. Il suo fu un vero e proprio calvario agonistico, che iniziò con il cedimento dei legamenti del menisco nell’ottobre 1976, quando il calciatore fu vittima della sua stessa generosità. Subì infatti un primo infortunio al ginocchio durante la partita interna di campionato contro il Cesena, ma non rinunciò alla convocazione in Nazionale per un incontro di qualificazioni ai mondiali in casa del Lussemburgo del 16 ottobre che disputò per intero peggiorando la situazione. Al primo allenamento dopo il rientro in Italia i legamenti del ginocchio cedettero.
Numeri
Francesco Rocca ha giocato con la maglia della A.S. Roma dal 1972 al 1981, collezionando 141 presenze in campionato, 22 in Coppa Italia con due reti all’attivo e 6 in Coppa Uefa. Con la Nazionale maggiore ha disputato 18 gare e 2 reti.
L’addio al calcio giocato
Dopo l’infortunio torna in campo il 17 aprile 1977 contro il Perugia, ma i problemi non sono finiti: nuovamente operato a settembre 1977 salta l’intera annata 1977-78. Rientrato nella stagione successiva, riuscì a scendere in campo con una certa continuità per due stagioni (17 presenze nel 1978-1979, 20 nel 1979-80), ma dimostrando di non essere più il giocatore dinamico e incisivo di prima dell’infortunio. Nella stagione 1980-81 i problemi fisici (una sciatalgia ricorrente, derivata dall’infortunio) lo costrinsero a sole 6 presenze in campionato e al ritiro a fine stagione. Aveva subito ben cinque interventi al ginocchio: molto probabilmente, con le attuali tecniche di chirurgia si sarebbe del tutto ristabilito. Il suo addio al calcio, ad appena 26 anni, avvenne in Roma-Internacional Porto Alegre, in cui giocò solo 19 minuti. Era l’amichevole organizzata per accogliere Paulo Roberto Falcão a Roma, stava inziando una nuova era per la squadra capitolina. Quel giorno Francesco Rocca fece numerosi giri di campo con le lacrime agli occhi.
Carriera da allenatore
Rocca è diventato un tecnico della Federazione, e dopo aver allenato diverse rappresentative, tra cui la Nazionale Olimpica, dal 2006 guida le nazionali Under-19, e Under-18. Nel 2008 diventa il tecnico della Under-20.
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