lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


Lorenzo aveva appena compiuto solo 9 anni, ma si sentiva già grande. Del resto non gli dicevano tutti che ormai era un ometto? Continua >>

da calciomercato.com

Ceare Gussoni, presidente AIAIl presidente dell’Associazione Italiana Arbitri condanna duramente il comportamento dell’arbitro Rizzoli, che non ha espulso Francesco Totti nonostante gli insulti di quest’ultimo: “Su Totti e’ stata fatta un’eccezione alla regola che vedremo quali conseguenze potra’ provocare – ha detto Gussoni a margine di un convegno sulla salute e prevenzione nel calcio dilettantistico – Comunque ha rappresentato una pagina nera che, da ex arbitro, da ex designatore e da uomo mi ha profondamente deluso ed amareggiato. Rizzoli ha sbagliato a non espellere Totti”. Su un’eventuale sospensione del fischietto: “La prassi vuole che per un eclatante errore dell’arbitro – ha detto Gussoni – risponda l’organo tecnico che e’ appunto il designatore Pierluigi Collina. Certo, per una questione di questo tipo con un errore disciplinare potrebbe anche scattare la sospensione. Comunque con Collina non ne ho ancora parlato perche’ fino a venerdi’ sara’ impegnato a Zurigo per una riunione tecnica con gli arbitri dell’Uefa”.

da goal.com

Bruno Conti“La nostra società è un esempio per tutti, questa è solo una manovra di disturbo”.

Totti per ora tace, Spalletti risponderà forse oggi, ci pensa allora Bruno Conti a parlare a nome della società dopo le frasi al vetriolo pronunciate da Roberto Mancini nei confronti di Francesco Totti. Di certo, poco gradite all’entourage giallorosso.

«A me sembra che abbia le idee un po’ confuse, infatti si era dimesso e poi ci ha ripensato – lo ha punzecchiato il campione del mondo nell’82 tramite il ‘Corriere dello Sport’ – mi sembra che Manci­ni abbia problemi ben più gravi di gestione, i vaffa gli arrivano dai suoi giocato­ri…». Poi Conti ha difeso la società Roma: «A noi fa piacere continuare a vincere senza i vaffa, dimostrando sul campo il nostro valore senza condizionamenti. Francesco è il primo ad aver capito di aver sba­gliato, nessuno lo giustifica, ma ha agito d’istinto. Se si è aspet­tato questo episodio per denigra­re la Roma siamo di fronte a una manovra di disturbo. Come so­cietà la nostra è da esempio per tutti, anche dal punto di vista dei comportamenti».

Arriva poi il momento di passare al paragone con Cassano: «Non lo capisco proprio, perchè non esiste. Francesco ha fatto vedere a tutti in questi anni le sue qualità uma­ne, con l’esempio che ha dato in tanti modi. Se anche gli altri si comportassero come lui sarebbe un bene per il calcio. Non è la prima volta che l’Inter ha queste cadute di stile: tempo fa è accaduto anche a un suo di­rigente, che poi ha chiamato per chiedere scusa…».

da gazzetta.it

Roberto ManciniAPPIANO GENTILE (Como), 15 aprile 2008 – Caso Totti, nuova puntata. Sentite Roberto Mancini: “Andava espulso, punto e basta”. Il tecnico dell’Inter non ha dubbi: il capitano della Roma dopo i tre “vaffa” all’arbitro Rizzoli nella gara contro l’Udinese meritava il cartellino rosso. “Domenica non ho visto, per curiosità poi ho guardato le immagini a casa – dice Mancini – e non capisco tutti quelli che dicono che l’arbitro ha avuto buon senso, chi lo dice è gente che ha paura di dire le cose. Posso capire il primo ‘vaffa’, visto che l’arbitro era sulla traiettoria, ma gli altri due… C’è il precedente di Vieira, sì, ma è diverso. Andava espulso, non c’è altro da aggiungere”.

CASSANO – Il Mancio, prevedendo la tempesta che nascerà dalle sue dichiarazioni, aggiunge… “So già che mi risponderanno stasera, che ci saranno polemiche, ma io esprimo il mio parere. Ad esempio uno come Cassano avrebbe preso 5 giornate, o un altro lo stesso. Ma finisce qua e la realtà è questa. Se l’arbitro è stato sospeso vuol dire che ha fatto qualcosa che non doveva fare. Al quarto vaffa scatta l’espulsione, ma fino a tre è consentito… A questo punto uno potrebbe gestire i ‘vaffa’, dirne uno all’inizio, uno a metà e uno alla fine, anzichè tutti assieme”. Eppure Mancini non era certo un tipo calmo in campo. Forse oggi ci sono più telecamere di un tempo… “Non è che giocavo negli anni ’70, magari ce n’era qualcuna di meno ma ce n’erano lo stesso. Può capitare che un arbitro abbia un occhio di riguardo nei confronti dei grandi giocatori, ma domenica mi sembra che Totti (che comunque si è scusato, ndr) abbia passato il limite”.