Categorie Il Redazionale TUTTI I COLORI DEL GIALLO E DEL ROSSO Scritto da Danilo Leo giovedì, 26 Maggio alle ore 11:23
Oggi si festeggia. Oggi è il giorno dei romanisti. Anzi dei Romanisti, perchè tutti noi oggi meritiamo la R maiuscola. Oggi è il giorno della gioia, l’immensa pazza gioia di sentirsi ognuno quella parte di un tutto che forma l’enorme cuore giallorosso che pulsa e fa vivere questa città. Che, nonostante tutto, è e rimane magica. Oggi è il giorno in cui la felicità del risultato raggiunto, si mischia ad una ritrovata e, speriamo, consolidata consapevolezza di essere romanisti. Coi valori e i vezzi, la spocchia e la generosità, la felicità di stare tutti appiccicati nella mischia, l’impegno e la fortuna di tramandare ai nostri figli, alle generazioni di Romanisti che verranno, il valore della nostra profonda, invitta, ostentata e orgogliosa romanità. Abbiamo attraversato il deserto. Un deserto fatto di riders italiani e americani, di iene pronte a gettarsi sulle ossa da spolpare di questa società. Di gente che per i propri interessi economici e personali, ha provato fino dall’inizio a mortificare, colpevolizzare e annullare quei valori di romanismo che erano sempre stati la bussola che segnava il nostro cammino, la stella polare che faceva dire al nostro capitano Agostino: ci sono i tifosi di calcio, e poi ci sono i tifosi della Roma. Ci hanno provato in ogni modo (dalla definizione di fucking idiots regalataci da Pallotta, al trattamento riservato al nostro eterno simbolo Francesco Totti, fino a cambiarci lo stemma, perchè non potessimo più neanche riconoscerci nei nostri vessilli. Ma oggi è il giorno della gioia e dei festeggiamenti. Il giorno in cui queste schiere di romanisti, anzi Romanisti con la R maiuscola. hanno dimostrato cosa sia l’identità di questo popolo, la bellezza di questi suoi valori. Abbiamo attraversato il deserto. E ce l’abbiamo fatta. Facciamo che questa fatica non sia stata vana. Facciamo tutti insieme che certi tempi e certi personaggi siano confinati per sempre nel fuoco del loro inferno. E ripartiamo. Grazie Roma, grazie Romanisti con la R maiuscola |