venerdì, Aprile 19, 2024 Anno XXI



una giornata particolare. ieri è stata una giornata particolare. ogni giornata particolare della mia vita ha una sciarpa. anche quella di ieri. era dall’inizio dell’anno che osservavo le sciarpe disposte all’entrata dello stadio come se le ringhiere fossero stendipanni. le guardavo e magari ne notavo pure qualcuna. però mi trattenevo, l’avevo già deciso il giorno in cui avrei comprato una sciarpa. il giorno di roma-giuve, prima della partita. e guardate che tutto ha un senso. non è un caso. mica lo so se come sarebbe andata la partita se non avessi comprato la sciarpa. a volte basta poco

per modificare gli equilibri in campo. magari la sciarpa potrebbe aver deviato qualche alito di vento
a praga ho fatto un viaggio particolare. pieno di giorni particolari. anche quei giorni hanno la loro sciarpa. la sciarpa di rudifeller, anzi lasciarpadirudifeller. l’avevo portata da roma. anche se era estate pensavo che a praga avrebbe fatto freddo. un po’ perchè sta bella in alto, un po’ perchè nel regno dei sogni fa spesso freddo e non si può correre il rischio di avere i brividi, si rischierebbe di essere svegliati dal tremore. ammetto che andare in giro da turista con una sciarpa giallorossa al collo, seppure arrotolata sotto il bavero è cosa alquanto singolare, ma io di sciarpe ne ho tante e tutte giallorosse. eravamo in quattro a praga. io maria, fausto darioni e lasilvia. un romano e tre padani. il romano sente sempre più freddo dei padani. un po’ perchè sente proprio di più … un po’ perchè non è abituato a quel freddo. insomma. quella sciarpa era una specie di tormentone, anche perchè se non fosse stato per lei probabilmente il viaggio l’avremmo fatto in due, io e maria da soli. e già perchè faustodarioni e lasilvia li avevamo conosciuti in treno. parlando era venuto fuori della roma … chissà come mai … e parlando ad un certo punto maria mi mise in mezzo con la storia della pronuncia del tedesco. precisiamo intanto che io il tedesco lo parlo pochissimo, conosco si e no quattro parole: rudi, voeller, thomas e haessler. e le pronuncio rudi, feller, tomassino e essler. maria con questa storia romepva sempre le palle e ridacchiando disse a dario … “senti come dice…” feller, dico rudifeller va bene? perchè come si dice? no in germania si dice così, a roma si dice rudifeller. qualche ora dop

o, qundo la notte era ormai bella avanti lasilzia mi svegliò. aveva freddo e voleva sapere se gli potevo prestare lasciarpadirudifeller. oppure aver distratto qualche difensore. oppure semplicemente il destino  aveva in effetti legato il risultato della partita a quel gesto. bisogna fare il possibile e un tifoso deve sempre fare il possibile. sono le strane regole che reggono il regno del sogno. la sua capitale è praga. mica lo so se è un caso che nella capitate del sogno ci sia nato zetazetazeta, zdenek “zorro” zeman.

a praga quella settimana andò tutto bene. ogni tanto succede. ogni tanto tante piccole cose sembrano coalizzarsi per mandare tutto nel giusto modo. elementi interni ed esterni. un po’ come ieri, tanti elementi piccoli e grandi si sono coalizzati, la sciarpa gli errori della giuve, la concentrazione della roma, venezia, che essendo una città romantica non poteva che regalarci una vittoria sulla lazio. di furbizia paulo sergio ha ferito il porco, di potenza candela l’ha finito. furbizia e potenza. chissà che ne pensa maria. non la sento da un mese. ci vorrà anche con lei parecchia furbizia e un po’ di  potenza, come in ogni assedio che si rispetti. stanotte l’ho sognata, deve essere stata l’euforia della vittoria di ieri. nel sogno era pieno di gente. c’erano pure faustodarioni che però mi pare si chiamasse dariofaustoni e lasilvia. formazione praga praticamente. nel sogno mi ha giurato che se vinciamo lo scudetto tornerà da me. li per li ero contento, poi quando mi sono svegliato ci ho pensato bene. sto messo proprio bene. lo scudetto mica si vince così.

a praga con lasciarpadirudifeller al collo ho attraversato il regno del sogno. un castello incantato sopra una collina, un ponte pieno di statue, di mendicanti, di giocolieri, di elfi perfino. sotto un fiume che sembra aver inghiottito ogni tristezza del mondo. lo vedi che ha sofferto. ti parla, se ci fai caso ti accorgi che a scorrere non è acqua sono lacrime. raccolte da creature soprannatura

li. creature che hanno visto tutto e forse proprio per questo possono traghettarti oltre la realtà. e se zeman fosse una di quelle creature, se il magico re del sogno lo avesse mandato a roma per traghettare una città oltre il confine della realtà? se si fosse reso conto che oramai avevamo pianto abbastanza? se si fosse reso conto che siamo pronti per conoscere il segreto del suo magico fiume? se il re sogni avesse voluto concederci il privilegio di diventare la squadra del regno dei sogni? a pensarci bene lasciarpadirudifeller non ce l’ho più. non ce l’ho più perchè mentre ero con maria sulla riva di quel fiume un colpo di vento la fece cadere in acqua. ora capisco. a praga era una giornata particolare e tutto si coalizzava. ma quale caso? sarà stata sicuramente una creatura salita dal fondale del fiume. prese la mia sciarpa e la portò al suo re. ecco! ecco dove l’avevo visto zetazetazeta zdenek “zorro” zeman. ma si …. è lui la creatura venuta dal fondale del fiume per rubarmi lasciarpadirudifeller. maria, sbrigati, ti prego, mica lo so quanto tempo aspetterà. bisogna sbrigarsi. il viaggio attraverso il confine della realtà, il viaggio nel regno del sogno è cominciato. facci caso domenica. se guerdi bene, se guardi oltre le cose, se gu

ardi dritto al senso di quello che vedi ti accorgerai che zeman al collo ha una sciarpa. lasciarpadirudifeller.
kammamuri


Roma , 15 Novembre 1998, Stadio Olimpico
Roma-Juventus 2-0

Roma (4-3-3): Chimenti 7, Cafu 6, Aldair 6.5, Zago 7, Candela 6.5, Tommasi 6.5, Di Biagio 6, Di Francesco 7, Paulo Sergio 7, Delvecchio 6, Totti 6.5. (22 Campagnolo, 13 Petruzzi, 20 Dal Moro, 23 Conti, 8 Alenitchev, 14 Gautieri, 18 Frau). All. Zeman 7.

Juventus (4- 5-1): Peruzzi 6.5, Ferrara 6.5 (25′ st Birindelli 5.5), Tudor 6.5, Montero 4, Iuliano 6.5, Di Livio 7, Conte 6, Tacchinardi 5.5 (1′ st Fonseca 6), Zidane 6, Davids 6.5 (10′ st Deschamps 6.5), Inzaghi 5.5. (12 Rampulla, 3Mirkovic, 17 Pessotto, 18 Blanchard). All. Lippi 5.5 (in panchina Pezzotti).

Arbitro: Braschi di Prato 7
Angoli: 5-4 per la Roma
Espulso: 14′ st Montero (gomitata a Paulo Sergio)
Ammoniti: Cafu’, Montero, Di Livio, Conte, Di Biagio
Spettatori: 72.037, incassso 3.291.082.000

I Gol:
45′ pt: Totti calcia a sorpresa una punizione, Paulo Sergio scatta e uncina la palla insaccando sull’uscita di Peruzzi.
42′ st: azione personale di Candela che supera Birindelli, converge in area e trafigge Peruzzi.


Il tecnico boemo soddisfatto anche per la prestazione: «E’ stata soltanto una partita di calcio»
«Roma, avanti così»
Zeman: la squadra ha il potenziale per conquistare qualcosa d’importante
Ferretti dal Messaggero


immagini by bobodrum