lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


Possiamo dire che l’11 settembre a New York è la festa dei Vigili del fuoco?
Ce la sentiremmo di affermare che il 12 settembre a Milano è la festa dei bancari?
Avremmo il coraggio di sostenere che il 4 giugno (anniversario della strage di Tien an Men) sia la festa dello studente universitario cinese?
Eppure, l’8 marzo, il giorno in cui più di cento donne morirono bruciate in una filanda negi States, chiuse a chiave dal padrone nella loro trappola di fuoco, tutti noi facciamo gli auguri per la Festa della Donna. Si chiama GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE, la ricorrenza dell’8 marzo, un giorno “di lutto e di lotta” si diceva una volta.
Allora, invece della stronzata degli auguri e delle magnolie, al posto di dare alle nostre compagne la libera uscita per una pizza con le amiche e uno streep dei Centocelle Nigthmare, proviamo a condivedere appieno con loro il lavoro domestico, la cure parentali e genitoriali, mettiamole davvero in condizione di esprimersi senza discriminazione. E la magnolia sapete dove metterla…