sabato, Luglio 27, 2024 Anno XXI


Dal 1941 inizia il periodo d’oro di Anna Magnani. Recita nel film Campo de’ Fiori accanto al grande Aldo Fabrizi e comincia una serie di fortunate tournées nell’Avanspettacolo insieme al Principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Nella vita privata, invece, è sempre molto sfortunata. Inizia una relazione con il giovane e bello Massimo Serato, che l’abbandona appena lei rimane incinta. Il frutto di questa relazione sarà il suo unico figlio Luca, nato il 23 Ottobre del 1942, e lei, all’epoca definita dalla stampa “primipara attempata”, combatte e vince la battaglia per dare al figlio il suo cognome. Ma la sua carriera è ormai lanciata e il suo talento viene presto riconosciuto in tutto il mondo. Infatti, nel 1945 vince il suo primo Nastro d’Argento alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia per la sua mirabile interpretazione nel film Roma Città Aperta di Roberto Rossellini. Indimenticabile è la sequenza in cui il suo personaggio, la Sora Pina, insegue la camionetta tedesca che aveva caricato il marito e viene barbaramente massacrata dai mitra nazisti. Nel 1947 arriva il secondo Nastro d’Argento alla miglior attrice per il film L’Onorevole Angelina di Luigi Zampa, e nel 1948 interpreta il suo ultimo film con Roberto Rossellini, che segna anche la rottura della loro relazione. La pellicola, dal titolo L’Amore, è divisa in due episodi: il primo, La voce Umana tratto da un atto unico di Jean Cocteau, è un lungo monologo al telefono in cui una donna disperata viene abbandonata dal suo amante; nel secondo, una paesanotta ingenua si lascia possedere da uno sconosciuto (interpretato da Federico Fellini) credendolo San Giuseppe. Questo film le vale il terzo Nastro d’Argento. Nel 1949 interpreta Vulcano, che però non riscontra un grande gradimento di pubblico. Ma nel 1951, diretta da Luchino Visconti, gira uno dei film più belli della sua carriera: Bellissima, sceneggiato da Cesare Zavattini e al fianco di Walter Chiari: ed è il quarto Nastro d’Argento. Il 1952 è l’anno di Camicie Rosse, in cui interpreta il ruolo di Anita Garibaldi diretta dall’ex marito Goffredo Alessandrini, ma è il 1956 l’anno della vera grande consacrazione: Anna Magnani sarà infatti la prima attrice italiana nella storia degli Academy Awards a ottenere l’ambito Premio Oscar come miglior attrice protagonista per il ruolo di Serafina Delle Rose nel film di Daniel Mann “La Rosa Tatuata”, accanto a Burt Lancaster. Ma Anna non ritira personalmente il Premio, che verrà invece ritirato dalla collega Marisa Pavan dalle mani del grande Jerry Lewis. Lo stesso film le varrà anche un BAFTA come Attrice Internazionale dell’Anno e il Golden Globe come Miglior Attrice in un film drammatico. Del 1957 è invece il suo quinto e ultimo Nastro d’Argento per il film Suor Letizia – Il Più grande Amore. E ancora riconoscimenti: nel 1958 Miglior Attrice al Festival di Berlino, David di Donatello (il primo della sua carriera) e candidatura all’Oscar (che stavolta non vincerà) per l’interpretazione del film Selvaggio è il Vento di George Cukor; nel 1959 secondo David di Donatello per il film Nella Città l’Inferno diretto da Renato Castellani e ambientato in un carcere femminile. Nel 1960 interpreta Risate di Gioia accanto al grande Totò, e nel 1962 Pier Paolo Pasolini la convince a recitare nel suo film Mamma Roma. Nonostante il grande successo della pellicola in tutto il mondo, Anna Magnani non sarà soddisfatta del risultato, ritenendo che il regista l’avesse semplicemente “usata” senza comprendere a fondo la sua necessità di essere sempre vera, di “sentire” nell’anima ogni parola e ogni risata… la grande risata della Magnani che ha contribuito a farla passare alla storia… [continua]