venerdì, Maggio 09, 2025 Anno XXI


Pare che il Comune di Firenze abbia assunto un architetto come consulente per contare le rastrelliere delle biciclette. L’incarico ha fatto scalpore non tanto  per l’entità del compenso, non certo da capogiro, anche se 12.500 euro non fanno schifo a nessuno, ma per la palese dell’inutilità del ruolo.
Quasi nelle stesse ore è stata pubblicata sul Corriere dello Sport una lunga intervista a Luciano Spalletti sulla crisi della Roma, ultima puntata della serie “Pompieri Giallorossi” dalla quale, ne sono certo, il quotidiano trarrà l’ennesimo DVD. Aveva cominciato, infatti, la Presidentessa a gettare ettolitri di liquido estinguente, seguita poi da Bruno Conti, da Daniele De Rossi, dalla squadra intera contro le insinuazioni della Gazzetta, da Baptista, da Riise e da Mènez. I giardinieri di Trigoria non si sono pronunciati. Forse perché essendo questa stagione di potature qualcuno avrebbe potuto equivocare.
A leggerle tutte insieme queste interviste al bromuro si trae l’impressione, ad essere benevoli, che non stia accadendo assolutamente nulla, che quello che i nostri occhi hanno visto in campo non sia accaduto affatto. Non abbiamo subito già quattro sconfitte, cioè la somma di tutte quelle della passata stagione, non siamo precipitati dal 2° al 14° posto, non stiamo a 4 punti dalla zona salvezza e con mezzo piede fuori dalla champions, non abbiamo un’infermeria talmente piena da invocare la riapertura del San Giacomo. Nulla, assolutamente nulla è accaduto. Buona notte e sogni d’oro.
Ad essere appena più maliziosi, in questa valanga di giustificazioni si sente lo stesso tono di quelle di Jake “Joliet” Blues di fronte alla ex-fidanzata che lo affronta con un mitra in mano: “Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!”.
Ma noi non siamo né benevoli, né maliziosi, siamo tifosi, e per giunta tifosi della Roma e quindi poco inclini a fasse cojonà.
Perché, a dirla tutta, da tutte queste seriose assunzioni di responsabilità esce fuori, gratta gratta, che la colpa non è proprio di nessuno.
E men che mai del Mister. L’intoccabile toscano.
La preparazione pre-campionato? Perfetta.
Troppe vacanze? Magari fossero durate una settimana in più.
Gli infortuni? Cose che capitano.
Il gruppo? Mai stato così unito.
I nuovi acquisti? Hanno solo bisogno di inserirsi.
Il viaggio a Parigi? Bella la Tour Eiffel.
Però che dialettica il Mister, segno che non si nasce a caso nella terra di Dante…
Sono io il responsabile del fatto che la Roma finora non abbia ottenuto grandi risultati. Ma sono tranquillo…” Ma l’hanno avvertito il Mister che a Roma er sor Tranquillo è morto ieri?
Comunque vi ridarò la Roma di prima…” Basta che non sia la Roma di prima che arrivasse lui.
Solo a microfoni spenti pare che Spalletti si sia lasciato andare. E allargando le braccia, con la stessa espressione corrucciata che assume durante le partite, pare abbia sussurrato: “sono onorato per l’intervista, ma io non sono il vero allenatore della Roma. E’ vero che la Roma mi ha assunto, ma solo per contare le panchine…”.