domenica, Maggio 18, 2025 Anno XXI



E’ ricominciato il campionato di serie A. In Lega si torna a parlare di diritti televisivi, ancora di salvezza di tutto il sistema calcio italiano. Nel centro del mirino il bacino di utenza che aveva portato, in primavera, alla scissione tra le cinque grandi (Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma) e le venti medio-piccole.

All’ordine del giorno dell’Assemblea di Lega che si svolge oggi giovedì 22 settembre, si ritrovano due nodi non ancora sciolti ancorchè riferibili alla stagione che si è appena conclusa.

Stiamo parlando dei famosi “criteri di ripartizione” e dell’individuazione di “auditor indagini demoscopiche” per la stagione 2010-11 finita ormai da un bel pezzo. A questi si aggiungono anche i “criteri di ripartizione delle risorse audiovisive” per le stagioni sportive a partire dal 2012.

L’idea prevalente sarebbe quella di arginare le difficoltà ancora in atto su questo tema, arrivando a sottoscrivere un accordo sulla revisione delle percentuali stabilite dalla Legge Melandri (QUI i particolari). Bisognerà capire cosa ne pensano le medio-piccole, che potrebbero uscirne penalizzate sotto il profilo finanziario.

Si punterà a far crescere la quota distribuita in base ai risultati sul campo, a scapito di quella quella relativa al bacino di utenza. Un bel rebus da risolvere, visto che la legge in vigore va in tutt’altra direzione.

fonte:calciopress
per corederoma
Paolo Nasuto