Mentre in Italia molti si piegano volentieri a 90° sottoscrivendo la Tessera del Tifoso pur di assistere a ciò che dovrebbe essere un loro diritto (una partita di calcio), questo è quanto succede in Svezia.

Lunedì sera si disputava il derby fra Aik Stoccolma e Djugarden, posticipato per esigenze televisive. Il fatto di aver posticipato il match al lunedì sera ha dato avvio a numerose polemiche, che hanno visto da una parte schierarsi i tifosi delle due squadre (insieme a tutto il resto delle tifoserie svedesi) e dall’altra la Federazione (SV.F.F.) appoggiata da media e politici.

E così il giorno della gara, le due tifoserie (acerrime rivali) hanno deciso una protesta che ha visti coinvolti non solo gli ultras, ma l’intero pubblico presente. Nei primi dieci minuti di gioco, lo stadio è rimasto in silenzio assoluto, senza che si levasse un solo grido d’incitamento da tutti e quattro gli angoli, per mostrare come sarà un domani assistere ad una partita di calcio se non viene posto un limite al fenomeno del “calcio moderno”.

Trascorsi i dieci minuti tutti i tifosi si sono alzati in piedi, mostrando le loro coreografie e cominciando a fare il tifo. Nel secondo tempo entrambe le tifoserie hanno illuminato lo stadio con un’immensa torciata: la Federazione svedese ha recentemente stabilito che in caso di accensione dei fumogeni sugli spalti un’incontro di calcio può essere sospeso, e poche settimane fa un arbitro aveva applicato alla lettera il regolamento in questo senso, sospendendo la partita. Anche questa volta i giocatori hanno dovuto abbandonare quindi il terreno di gioco per dieci minuti, ma secondo voi avrebbero potuto annullare il derby di Svezia? Ovviamente no! E quindi una volta dissipatasi la “fumera” le due squadre sono tornate in campo per finire il match… Tutto molto italiano, complimenti!

Ovviamente il risultato sul campo passa in secondo piano: in questa occasione i supporters svedesi hanno vinto 1-0 contro la loro Federazione!

Fonte LaPadovaBene

Per Corederoma

Paolo Nasuto