lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


Nel week end si è disputato l’attesissimo derby di Londra fra Millwall e West Ham e sul sito LaPadovaBene.it è stato pubblicato un resoconto interessante di un ragazzo di Padova che è andato a vedere questo match. Nello stesso sito, inoltre, insieme all’articolo, è possibile visionare una serie di video interessanti in merito a questa partita. Per tutti gli amanti delle atmosfere d’oltremanica.
fonte: www.lapadovabene.it

Dopo tanta attesa finalmente venerdi alle 22.30 ci imbarchiamo in aereo direzione Londra, per assistere il giorno dopo all’attesissimo derby di Championship (serie b) che torna in campionato dopo diversi anni: Millwall-West-ham.
Durante il viaggio aereo ci troviamo vicino altri quattro personaggi che parlano della partita: due sono Ultras del Brescia, uno tesserato e uno diffidato, non hanno il biglietto ma sono intenzionati a trovarlo li sul posto con un aggancio, altresi avrebbero virato a vedere il Crystal Palace e il giorno dopo Tottenham-Liverpool, facendosi due giorni di partite; altri due sono bergamaschi ma tifosi granata del Torino; anche per loro niente biglietto ma speranze di trovarlo sul posto; questi ultimi sono reduci dall’ultimo West Ham-Millwall del 2009 di Coppa di Lega, dove entrarono al 35 del primo tempo a causa degli scontri all’esterno che poi come tutti ricordano sono continuati all’interno con l’invasione di entrambe le tifoserie e la morte di un Lions accoltellato. Prima di atterrare si parla della Tessera e di come questa stia influendo negativamente sul calcio italiano ma su comela maggioranza delle tifoserie stia continuando a resistere nonostante tutto (vedi abbonamenti a 100€ in curva a Torino) e tutte le limitazioni possibili.
Dopo una notte di dritto in aeroporto ci rechiamo molto presto alla volta del New Den, lo stadio del Milwall, perche’ non abbiamo ricevuto a casa i biglietti acquistati via internet. Per fortuna alle 9.30 apre la biglietteria che in 1 minuto senza problemi ci ascolta e ci stampa biglietto e Membership Card dei padroni di casa (altro che Italia).
L’atmosfera per arrivare allo stadio era spettrale; il quartiere e’ decisamente degradato, pieno di fabbriche abbandonate e case dissestate, e le classiche nuvole inglesi facevano da sfondo a un silenzio preoccupante. Fuori dai pub dei Lions non si vede anima viva ma moltissimi gruppetti di 10 elementi che fanno da ronda nelle vie limitrofe pronti a qualsiasi evenienza, mentre decine di camionette di poliziotti si preparano a sorvegliare alla zona sia a cavallo che in tenuta antisommossa.
Iniziamo a girare nei dintorni dello stadio, la gente inizia ad arrivare, il 90% delle persone e’ tatuata Lions, un leone che ruggisce seguito dal motto NO ONE LIKE US WE DON’T CARE; le vedette aumentano,e piu’ il tempo passa piu’ si attendono gli hammers. Ci giunge notizia che la Metro da e’ blindata per il breve tragitto che i tifosi del West Ham devono affrontare per arrivare al New Den. Nel frattempo sentendoci parlare ci avvicina un tipo strano, chiedendoci se avevamo un biglietto da vendergli; era un tifoso del Genoa, si era recato con gli amici dei Fedayn napoletani in Inghilterra martedi per poi vedere City-Napoli coi gemellati,ed e’ rimasto a vedere il giorno prima il Chelsea col Leverkusen e il giovedi Fulham-Twente di Europa league.
Un’ora e mezza prima dell’inizio un cordone di polizia scorta il pulman della squadra del West Ham che arriva allo stadio (in mezzo alla gente), e i Lions iniziano avvicinandosi al cordone per cantare tutto il loro odio nei loro confronti accendendo l’atmosfera… I giocatori di casa invece arrivano tranquillamente in macchina tra la gente salutando tutti senza problemi (altro che da noi). Lo stadio inizia a popolarsi di Lions, mentre fuori le vie principali sono militarizzate come in Inghilterra non avevo mai visto; in sottofondo si sentono diverse sirene tra ambulanze che passano e polizia, segno che in altre parti i gruppi si siano incontrati. Entriamo nello stadio, si respira un’aria incredibile di tensione e di partita storica; noi siamo a 2 metri dal campo in uno stadio di 20mila posti per una squadra che fino all’anno scorso era in serie c inglese..se lo avessimo a Padova saremmo in Champions League, ma qui e’ un altro mondo. Gli hammers hanno ottenuto solo 1900 biglietti, e vengono sistemati a scaglioni nella parte superiore della curva ospiti proprio per evitare un’invasione come l’ultima volta; niente pezze ma e’ un contunuo coro contro…
Naturalmente i Lions sovrastano gli Hammers vocalmente ogni qualvolta intonano il loro inno I’M FOREVER BLOWING BUBBLES, ma la cattiveria, gli occhi di fuoco che avevano nell’insultarsi non li avevo mai visti in tanti anni. Per quanto riguarda la partita, il livello della loro serie B e’ imbarazzante, il Millwall viene dalla C e si vede, il calcio e’ solo palla avanti e fisico, ma livello veramente scarso, e alla fine con il cuore strappano un punto per uno 0 a 0 che va meglio ai Lion piuttosto dei piu’ quotati Hammers che lottano per la promozione. Alla fine applausi per tutte e due le squadre e insulti finali per tutti in un derby tanto atteso quanto spettacolare tra due delle tifoserie piu’ nemiche di Inghilterra e d’Europa. Il deflusso fuori dallo stadio e’ veloce, tutti si rifugiano nei pub locali a festeggiare mentre un esercito attende di far uscire gli ospiti scongiurando incidenti.
Anche noi risaliamo da quartieri veramente poco raccomandabili e corriamo in aeroporto per non perdere l’aereo di ritorno, pensando allo spettacolo che avevamo appena visto e paragonandolo all’impossibilita’ di essere andati a Verona la sera prima.. quello che noi vediamo in Italia ora, assolutamente e’ tutto tranne il vero football, che non sono soldi, televisioni e spalti vuoti, ma valori,maglia, passione quella che solo i veri tifosi hanno e che senza della quale, tutto il resto non ha senso. Come recitava una vecchia maglietta della curva.. IL FOOTBALL…SENZA DI NOI,NON C’E’ SPETTACOLO.
Per Corederoma
Paolo Nasuto