giovedì, Maggio 15, 2025 Anno XXI


(LaRoma.net) – Verità e giustizia. Questo il motto che la famiglia Sandri ha sposato da quel maledetto 11 novembre. Una ricerca continua della verità e di giustizia per una morte che ancora oggi è difficile da spiegare. In questo cammino importante è stato il ruolo giocato dalla città di Roma, come papà Sandri spiega in una lunga intervista rilasciata a “G Magazine” (leggi): “Il ruolo giocato dalla città di Roma è stato importantissimo. Vorrei per esempio ricordare la raccolta firme che i tifosi romanisti hanno portato avanti allo Stadio Olimpico quando giocava la Roma (petizione per chiedere l’affissione di una targa in ricordo di Gabriele presso la stazione Badia Al Pino, n.d.r.).  Credo che questo sia un segnale di sentimento che va oltre i colori ed è quindi del tutto evidente che i tifosi non vanno dipinti come qualcuno fa“. Da quel maledetto giorno di novembre Giorgio Sandri è tornato allo stadio in qualche occasione, una delle quali proprio contro la Roma. Partita vissuta in Curva Sud nel cuore del tifo romanista: “Furono emozioni forti. I momenti e le sensazioni che ho provato la sera di quel derby nella curva romanista spiega papà Sandri- ancora me le porto addosso. Ringrazio tutti quei ragazzi che nei miei confronti sono stati splendidi, un bagno di affetto e d’amore che non potrò mai dimenticare“. Intanto nel cuore del quartiere Prati è nata la fondazione Gabriele Sandri che, nello scorso mese di luglio, ha visto aprire le proprie porte per la presentazione di un libro dedicato all’ex-capitano della Roma Agostino Di Bartolomei. Proprio il club giallorosso, infatti, fu uno dei primi a manifestare solidarietà e vicinanza alla famiglia Sandri subito dopo l’omicidio di Gabriele: “La Roma -conclude Sandri- è stata la prima società che si è avvicinata a noi invitandoci a Trigoria. Ricordo che è stata una bellissima giornata, piena di calore e affetto. Momenti che resteranno per sempre fissi nella mia memoria“.

Per Corederoma

Paolo Nasuto