Categorie FaceBook Ultimi arrivi Scritto da Gruppo Facebook martedì, 6 Settembre alle ore 01:37
Che fine ha fatto la legge sugli stadi? Possiamo svelarvi il “giallo”: la VII commissione cultura della Camera, poco prima delle (lunghe) vacanze, aveva trovato un accordo bipartisan dopo oltre un anno di discussione. La formulazione era stata presenta dal sottosegretario Rocco Crimi, con delega per lo sport e a nome del governo: era stato deciso infatti di affidare alla conferenza di servizi la questione dei vincoli che aveva creato uno stallo durato molti mesi. La conferenza di servizi è un istituto della legislazione italiana di semplificazione amministrativa dell’attività della pubblica amministrazione (legge 241-90): serve per acquisire atti, licenze e nulla osta mediante convocazioni di apposite riunioni collegiali. In pratica, abbrevia i tempi della burocrazia. Lì, nella conferenza di servizi, sarebbero passate le decisioni sulla costruzione degli stadi. Ma all’ultimo momento è arrivata la doccia fredda: la proposta del governo è stata affondata dallo stesso… governo. E’ stato infatti il Ministero dei Beni Culturali a bloccare tutto: lo staff del ministro Galan ha detto che i vincoli (paesaggistici, archeologici e storico-monumentali) ci devono stare in base alla legge Urbani. Non si può risolvere il problema attraverso la conferenza di servizi. Incredibile ma è così: Rocco Crimi ha cercato di fare la sua parte sino in fondo, gli va dato atto. Prima ha convocato riunioni disertate da molti uomini politici anche della maggioranza (poco interessati al problema-sport, tranne quando c’è da finire sui giornali), poi, pur in mezzo a grossi problemi, aveva trovato questo accordo bipartisan che pure non piaceva alla Lega Calcio di serie A (e a Claudio Lotito..). Ora la legge sembra affondata definitivamente, anche se deputati di buona volontà (sia del Pdl che del Pd) alla ripresa della stagione politica cercheranno “un tentativo estremo” per fare cambiare decisione a Galan. Ma le speranze non sembrano molte ormai, a meno di un intervento risolutore di Palazzo Chigi (ma Gianni Letta, di questi tempi, ha ben altri guai). Nessun problema, comunque. Presto riprende il calcio che conta e le auto blu torneranno a sfilare davanti al Coni, con gli autisti di deputati e senatori in fila per ritirare i biglietti della tribuna vip… Fonte Repubblica |
