Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da Marforio domenica, 25 Maggio alle ore 05:20
Quando frequentavo le scuole inferiori io i conti si facevano a mano. Le rare calcolatrici portatili, allora andavano in voga quelle della Texas Instruments, erano proibite sui banchi di scuola. Si diceva, a ragione, che a fare i conti “con la macchinetta” il cervello perdesse di elasticità. E al mercato, dove al posto delle bilance elettroniche di oggi si usavano le stadere di ottone, i commercianti facevano di conto con il lapis direttamente sulla busta della frutta, della verdura o del pane. Se il calcolo era più complicato lo si verificava con la “prova del nove” che ora, in sincerità, non saprei neppure rifare. Quello che mi ricordo è che si disegnava una croce riempiendone gli spazi con i risultati di operazioni aritmetiche più semplici fatte sui medesimi numeri da controllare e poi si verificava il risultato. La prova del nove non tradiva mai e consentiva a noi scolari di consegnare il compito di matematica con il cuore più leggero e ai commercianti di dimostrare alle massaie che il conto era giusto. |
