martedì, Giugno 24, 2025 Anno XXI


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Quando la corrente non c’è ci si preoccupa, però si lavora con l’intento di trovare il guasto e ripristinarla. Quando va e viene invece la situazione è più grave perché significa che non si è capito qual è il problema di fondo ma si mettono le pezze di volta in volta.

Dopo due vittorie importanti ricadere in questo modo è un brutto segnale. La spinta emotiva non c’è stata, anzi la passività l’ha fatta da padrone. Siamo già alla sesta giornata e cinque punti in cascina lasciano prevedere un inverno difficile.

Il mister è chiaramente nel pallone non solo in campo, le sue dichiarazioni pre e post partita lasciano trasparire una confusione e una debolezza mai vista in passato. La formazione schierata a Napoli e tutte le mosse effettuate a partita in corso fanno capire che naviga a vista e nella direzione sbagliata.

Presentarsi con cinque difensori a Napoli significa mettere paura alla propria squadra. Menéz tra i tre centrocampisti è un obbrobrio tattico, come toglierlo sistematicamente ad ogni fine primo tempo. Non inserire una terza punta sul punteggio di parità è mancanza di coraggio e mettere Rosi quando si è sotto al posto di Cicinho è stato il sigillo finale di una domenica no.

Certo che i giocatori non si possono giudicare immuni da colpe. L’approccio alla partita, una mosceria infinita, e la non reazione al gol subito denota la fragilità mentale e di carattere che si portano sempre dietro. A Brescia la squadra in dieci reagì con forza, al San Paolo si è abbandonata al destino.

La sosta è l’ultima possibilità di ristabilire una rotta, un senso a questa camminata che si sta rilevando triste e solitaria. Si giochi tutto mister Ranieri a carte scoperte. Faccia le sue scelte senza condizionamenti perché fare avanti e indietro porta solo sventure.

I giocatori devono capire che le rincorse spesso non portano a nulla, si arriva sempre con il fiatone e la caduta è sempre dietro l’angolo. Quindi o accorciano adesso o saremo costretti a maledirli per tutta la stagione. La rosa della Roma non è inferiore a nessuno, purtroppo questa cosa rimane sempre sulla carta.

petra@corederoma.it