Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da fila 60 domenica, 27 Aprile alle ore 12:41
“Allora Ste’ se vedemo domani all’Una alla Palla , ce sarà pure l’Afgano che ha tanta voglia , come me, de conosce Er Secco”. Ho concluso così stasera la mia telefonata con l’Avvocato Marforio che mi ha ragguagliato sugli orari ed il cerimoniale di quello che ho personalmente definito il “Secco Day”. Caro Secco ti ho profondamente ammirato dal primo giorno che sei comparso sul “Sacro Muro”. La storia bellissima di come sei divenuto Romanista e tutto il resto, bello e toccante. Finalmente domani, una giornata per tutti noi molto particolare,avremo la possibilità di abbracciarci e di dare un volto a persone con le quali dialoghiamo solo attraverso un mezzo informatico. Ho sempre creduto che nei tifosi romanisti fosse presente qualcosa di diverso. Tu ne sei la dimostrazione concreta. Farsi 1200 chilometri in un giorno per “esserci” all’Olimpico è già qualcosa che dimostra COS’E’ L’AMORE PER QUESTA MAGLIA. Esserci domani assume valore ancor più grande. Domani sarà il giorno della “PROTESTA” al Circo Massimo. Noi ci giochiamo l’Europa e le ultimissime residue chance di scudetto e c’è chi all’amore per la maglia preferisce la contestazione di una dirigenza che”se ne deve annà perchè se semo stufati de sto schifo” e che ” se ne deve annà e venne la Roma perchè nun je la fa più e noi DOVEMO vince”. L’ironia del destino mi porta a ricordare Roma-Torino 1-0 della stagione 91/92, con Ottavio Bianchi in panchina ed una Roma che era partita per vincere tutto e che era invece a centroclassifica,fuori da Coppa Italia e Coppa delle Coppe,quest’ultima ad opera del Monaco grazie ad un gol di testa di Rui Barros in uno Stadio monegasco completamente giallorosso.Domenica 8 marzo all’Olimpico alcuni “eminenti”personaggi della Curva picchettavano gli ingressi della Sud cercando di convincerci a non entrare, perchè era una vergogna che la squadra fosse in quelle condizioni.Era una contestazione diversa,contro i giocatori e non contro la società che anzi all’epoca era piuttosto in auge fra “certi personaggi”. Io entrai lo stesso. La partita non fu granchè ma alla fine la risolvemmo con un gol di Stefano Pellegrini, un difensore che quella domenica sotto la Sud segnò il suo unico gol giallorosso all’88* battendo Marchegiani.I contestatori rientrarono tutti per esultare come se avessero segnato loro…. Ho provato profonda tristezza nel sapere che domani, a fronte di chi fa UN SACRIFICIO VERO, mollando la famiglia per attraversare l’Italia ed essere all’Olimpico per sostenere la Sacra Maglia, ci sarà chi attraverserà il Tevere per andare a dimostrare sul nulla. Perchè di questo si tratta: il nulla. Contestare chi ti ha ripreso quando eri nelle mani di un “pluripregiudicato”, perchè tale era Ciarrapico, adesso senatore della Repubblica delle Banane nel Partito del Dittatore dello Stato Libero di Bananas, ha investito soldi veri e non chiacchiere o cambiali e assegni a vuoto, ha ridato dignità alla tifoseria Romanista, ha investito ancora, ha lottato e sbugiardato i poteri forti del Calcio, li ha sfidati e battuti moralmente, ha compromesso salute e patrimonio personale, ha vinto lo scudetto, la Coppa Italia e due Supercoppe Italiane,portandoci stabilmente ai vertici italiani ed Europei, pur senza gli stessi mezzi e gli stessi appoggi di altri club,ha costruito con intelligenza e competenza un piccolo miracolo tecnico finanziario, contestare dicevo chi ti ha dato tutto questo è ingeneroso e AntiRomanista. Siamo sempre stati una tifoseria passionale, umorale, ma intellettualmente libera ed onesta con se stessa e la realtà giallorossa. Adesso mi viene da pensare che non sia più così.Molti sono soltanto “contro”, manipolati da gente che di mestiere fa l’agitatore e orienta la contestazione o l’approvazione a seconda dell’interesse del momento e del “potente” da compiacere. Io, come Er Secco e tanti di Corederoma, ci pregiamo di essere Spiriti Liberi e Teste Pensanti, gente che osserva, valuta, riflette e trae le sue conclusioni finali, MA SEMPRE RAGIONANDO CON LA SUA TESTA. SEMPRE PENSANDO ALLA ROMA COME BENE SUPREMO ED IMPRESCINDIBILE, un bene che difendiamo con onore,amore e senza alcun interesse personale. LA ROMA E’ AL DI SOPRA DI TUTTO, degli uomini, del tempo, dei Presidenti,degli allenatori e dei giocatori. LA ROMA NON E’ INTERESSE, E’ AMORE ALLO STATO PURO. UN AMORE PERSO,INCONDIZIONATO,DANNATO,MALEDETTO MA SPLENDIDO E CHE RINGRAZI DI AVER TROVATO.Che ti delude e ti esalta , che ti chiede e non sai se ti darà. UN AMORE CHE TI PORTA A FARE SACRIFICI AL LIMITE DELLA FOLLIA . Che ti fa svegliare sempre allegro la mattina, perchè “so daa Roma” e che poi ti fa avvelenare la domenica e ti rovina una settimana di lavoro. Però un amore che ha sempre un domani,un futuro. Il presente si chiama Roma-Torino ore 15 Stadio Olimpico. Il futuro si chiama A.S.ROMA 1927. L’appuntamento è sempre lo stesso. All’Una alla Palla. P.S. Dedicato al Secco e al suo essere Romanista. |
