sabato, Luglio 05, 2025 Anno XXI


Nel 1958 i miei genitori comprarono il nostro primo televisore, un Siemens 21 pollici che nel mondo semplice di quegli anni rappresentava un piccolo lusso che si mostrava con orgoglio. I primi programmi che ricordo erano RinTinTin, I lanceri del Bengala e la Tv dei ragazzi. Ma ci fu la diretta di un evento sportivo, minimalista nel suo insieme, che però segnò il mio modo di vivere lo sport. Credo si trattasse di un semifinale della FA Cup, la coppa di Inghilterra, tra il Manchester United e il Tottenham. Mio padre mi disse che qualche mese prima in un disastro aereo avevano perso la vita 8 calciatori del Manchester, come fu per il grande Torino a Superga. Colpito da questa vicenda e forse per compensare il fato avverso cinico e baro decisi di tifare per loro e lo feci come se fosse la mia squadra del cuore con tutta la passione e la faziosità di un tifoso. Da allora non riesco più a vedere una gara sportiva senza tifare per uno dei contendenti. Tutto secondo norma quando in campo c’è la mia Roma, ma assai più complesso quando assisto alle partite di altre formazioni. E veniamo ai giorni nostri. Coppa Campioni 2009/2010, scusate ma ormai sono uomo abbastanza antico e per me si chiama e si chiamerà sempre così. Finale Inter – Bayern. L’Inter per me è squadra oggettivamente antipatica .
Penserete perchè ci ha battuto sul finale di lana in due recenti campionati, di cui almeno uno decisamente arubbato, o perchè ci ha battuto in finale di Coppa Italia. Forse per qualcuno è così, ma io non sono così meschino. Il Manchester ci ha umiliato, il Liverpool ci ha battuto in una finale che ancora mi brucia, ma io non ho mai provato antipatia per loro. Nello sport si vince e si perde, in qualche caso si perde solo (vedi Liverpool) e non si può passare la vita ad odiare chi ti batte. No l’antipatia è dovuta ai comportamenti, all’arroganza con cui si vince, a come ci si comporta quando si vince e a come ci si comporta per riuscire a farlo. Lo pensavo della Juve, lo penso dell’Inter. Nelle fasi precedenti ho tifato per il Chelsea per simpatia nei confronti di Carletto Ancelotti, ho tifato per il Barcellona perchè dopo la Roma tifo sempre Barcellona, come Il Capitano del resto, ma tra l’Inter che mi sta antipatica e il Bayern di cui non me ne frega niente, mi dispiace ma non tifo e siccome non gufo non l’ho vista. Fratelli giallorossi, so che molti hanno gufato contro l’Inter, perfino il mio amico Carmine Fotia direttore de il Romanista ha dedicato il suo editoriale a questa pratica. Datemi retta queste cose lasciamole fare a certi laziali, loro nascono antiromanisti prima che laziali, non hanno una fede, hanno solo odio e invidia, sono adoratori del demonio.
Trattiamo questa gente come merita, con indifferenza, l’antitifo è una manifestazione di attenzione. Perchè dare attenzione a degli esseri umani mediocri, ai Murigno ai Balotelli ai Chivu, non la meritano. Adesso sono cominciati i peana per il vincitore ed in fondo è anche giusto, ma io non sono solito salire sul carro del vincitore e come dice Guccini “scusate non mi unisco a questa schiera morirò pecora nera”.
Io tifo non gufo.

Antonello Dionisi