Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da Gruppo Facebook martedì, 4 Maggio alle ore 08:42
19 Maggio. Sono a una festa a casa di un amico. Entra una splendida ragazza e me la presentano. Vincendo la mia timidezza di adolescente le prendo una birra e cominciamo a chiacchierare, prevalentemente di musica. Sfoggiai tutta la mia approfondita cultura sul rock e la mia recente conoscenza dell’inglese dovuta a un corso alla Loyola University alla Camilluccia. La fine della festa si andava avvicinando e io dovevo farle la domanda che mi bruciava sulla lingua: “Che fai domani?” Mentre la facevo stavo realizzando che domani, domenica, ci sarebbe stata Roma Juventus, ultima di campionato. ” Va beh, pensai, c’è un remoto rischio di retrocessione, ma è davvero flebile, e questa ragazza merita che io marini per una volta lo stadio. ” Io vado alla partita” mi risponde. Sorrido felice e le chiedo: ” che settore?” “Abbonata alla curva nord” mi risponde, “mio padre ha paura se vado alla Sud” Dovrebbe avere paura di mandarla alla nord, penso tra me e me, domani sarà piena di Juventini. ” Ti dispiace se vengo con te?” La paga settimanale consentiva di comprarmi il biglietto della nord. ” Certo che no” mi dice sorridendo, passami a prendere alle 9’30, abito a via Cipro. Ottimo, dietro casa mia . “Non ho il motorino, dovremo andare in autobus”. ” Andiamo a piedi, faccio atletica leggera, velocità e salto in lungo, non mi stancherò” ” Io faccio nuoto, 100 e 200 rana, neanch’io mi stancherò. Alle 9,20 sono da lei, due baci sulle guance e si parte. tappa a piazzale Clodio per un gelato ( lo so, l’ora era insolita, ma a 16 anni tutto è possibile). L’ultimo tratto lo percorriamo mano nella mano, parlando della Roma, degli acquisti che Anzalone avrebbe dovuto fare. Non servono troppi soldi se la Lazio, appena tornata dalla B, quasi quasi vince lo scudetto. Entriamo, le ore che ci dividono dalle 14,30 volano. Parliamo di noi, di quello che avremmo voluto fare dopo la scuola, delle piccole vittorie nei nostri sport. Al fischio d’inizio si pensa solo alla Roma, dobbiamo battere la Juve, almeno una soddisfazione dobbiamo prendercela in questa stagione disastrosa. La Sud è tutta per la squadra come il solito. la Roma, per nulla intimidita, parte forte. L’Olimpico è entusiasta, gli juventini in curva nord hanno le facce livide, erano certi di fare una passeggiata. Segna Spadoni ed è gioia vera. Io e Silvia ci abbracciamo felici, e lei mi stampa un bacio sulle labbra. Io sono al settimo cielo. “Lo scudetto lo vincerà il Milan” Urlo, “Rivera se lo merita” Intervallo, cornetto Algida e aranciata, la paghetta di papà permette di largheggiare. Silvia mi abbraccia e mi dice “l’anno prossimo ti abboni alla nord? vedrai, sarà un gran campionato” Abbandonare la sud mi duole, ma per Silvia il sacrificio lo faccio. Riprende la partita. La Juve cresce, i nostri hanno un calo vistoso. GOL! urlano gli Juventini, ma la rete viene annullata. Ancora GOl, ma ancora una volta l’arbitro annulla. I tifosi romanisti sfottono gli Juventini. La Sud incita a perdifiato i propri beniamini. Ma il terzo GOL è regolare, lo segna Altafini, da poco entrato. L’Olimpico ammutolisce. Silvia mi da un pugno sulla spalla, fa male, ma stringo i denti e faccio finta di nulla. E poi arriva il gol di Cuccureddu, la Juve vince il campionato. I gobbi fanno festa mentre su di noi cala il velo della tristezza. Usciamo dallo stadio con le mani in tasca e gli occhi bassi. Anzalone fa fuoco e fiamme negli spogliatoi, punta il dito contro alcuni giocatori che hanno tradito, che poi verranno ceduti con ignominia. L’anno successivo sarà fiero del 3 a 2 sulla Juve che consegnò lo scudetto alla Lazio. Ma questo Silvia ed io non lo sapevamo ancora. Rientrando a casa scambiammo poche parole. Arrivati al suo portone la salutai con un bacio sulla guancia. Non ci rivedemmo mai più. Questa la cronaca di quella partita per come la vissi. Ogni riferimento a fatti e personaggi dell’attualità è pienamente voluto. Giorgio Ferrari per COREDEROMA |
