giovedì, Maggio 02, 2024 Anno XXI


Io ce l’avevo messa… la faccia! Sono giorni che lo dico vero?
E’ una partita “facile”, siamo troppo più forti di loro…. poi si sa non vuol dire niente, ma fortunatamente il campo alla fine ci ha dato ragione
E allora me le sono godute le facce in questi giorni
Venerdi e sabato prima. In giro con mia moglie, da solo al supermercato, la sera con gli amici, un po’ ovunque guardavo gli sconosciuti e le loro facce.
Per una volta ho smesso di guardare solo le donne e determinate parti anatomiche….
E le ho viste le facce. Quelle tesissime ma soridenti erano le nostre. Felici, sognanti anzi. Ma con un ansia che saliva e premeva, la consapevolezza che ci da la storia e quell’insicurezza che ci deriva dal nostro destino sempre beffardo
E poi quei ghigni…. non semplicemente beffardi, quello sarebbe il meno, anzi sarebbe giusto
Ghigni cattivi, pieni di livore, cattiveria, e si quelli si pieni di paura
Il loro incubo che potrebbe materializzarsi e il loro desiderio crudele.
Non volevano mica vincere il derby loro, non solo almeno, volevano vincere per non sprofondare nel loro incubo peggiore: vederci gioire e spadroneggiare per Roma. Come è giusto che sia
perchè la storia ci vuole così: romanamente spavaldi e fieri
Loro vivono di riflesso, da 27 anni prima. Questa è la loro unica vera impresa: essere in qualche modo arrivati prima al mondo ma sentirsi eternamente inferiori e complessati
E queste facce me le studiavo e mi beavo della differenza tra noi e loro. E godevo pensando a cosa sarebbe potuto essere e mi sentivo forte e soprattutto fiero
Fiero di essere ROMANISTA e di non essere come loro
Come i loro provocatori velocisti in tribuna tevere, come i loro discutibili personaggi radiofonici, come il loro dirigente albanese di nome igli, come il lro terzino svizzero, sempre neutrale e puntuale che ha vanamente provato ad alzare la testa, come le loro “bandiere” passate presenti e future… quelle che non durano mai più di qualche anno e che raramente sono nate nelle vicinanze di Roma
Quelle “bandiere” che nel tempo sono venuti sotto la nostra curva a sfidarci salvo poi abbandonare di corsa la città… o quelle che sfoggiano magliette discutibili per i rari eventi vittoriosi facendo la faccia (appunto) cattiva con sullo sfondo scritte offensive nei nostri confronti
Allora inutile spiegare a degli albanesi cosa significa il pollice verso a Roma la città dove è nato questo gesto
Ed anche inutile discutere sulle loro farneticazioni, la cosa utile, giusta e bella e godersi ancora le loro facce. Ora sono facce senza ghigni, senza più speranza e con l’ultimo dubbio: tra 2 settimane prenderanno la bandiera dell’inter come sempre o staranno direttamente a casa??
Non ce ne frega niente. Noi abbiamo inveceancora le nostre facce tranquille e rilassate…. ok non rilassatissime ma sempre sognanti e felici. Le facce della storia e della romanità
Siamo belli come il sole e sempre più romanamente spavaldi e fieri
Loro rimangono con le loro di facce, le loro solite facce da….
E adesso…. l’ho scritto e cancellato…. adesso ancora non è successo niente.
Serriamo i ranghi!
DAJE ROMA

Giuseppe Rigillo