venerdì, Aprile 26, 2024 Anno XXI


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Con l’arrivo del caldo la Roma al piccolo trotto porta a casa i tre punti necessari per alimentare il sogno. Le serie positiva si allunga sempre ma raggiungere il primo posto e mantenerlo rimane un’impresa difficilissima.

Con l’esodo di massa dei tifosi giallorossi i giocatori in campo non si sentono soli. Hanno il forte sostegno della curva sud dello stadio San Nicola. I locali tifano Inter, i festeggiamenti ai gol nerazzurri sono il classico assoggettamento dei deboli ai potenti. È il mondo che gira così.

Non è brillante la Roma, il gioco non decolla perché gli interpreti sono piuttosto statici. Il movimento senza palla ce n’è poco. Ma il gol, ed è questa la cosa bella, arriva proprio dalla giocata del trio inedito: Totti per Toni che imbecca Vucinic, il montenegrino davanti a Gillet non sbaglia.

Questo golletto sarà decisivo per la vittoria finale. Non è la giornata giusta per far valere il proprio potenziale d’attacco. Si fa fatica, un immane fatica per costruire qualcosa. Il portiere barese infatti rimarrà praticamente inoperoso.

Il Bari non fa molto di più, però le poche accelerazioni improvvise portano scompiglio. Due brividi clamorosi a inizio ripresa fanno credere alla beffa. Invece stancamente la partita si avvia al termine con il bottino pieno messo in salvo.

Il rientro del capitano è da giudicare in modo positivo. Dopo un inizio impacciato si scioglie piano piano per dare il meglio nella ripresa. È l’asso nella manica, l’ultima carta che ci rimane per lottare non solo contro l’Inter ma contro i numeri, gli spietati numeri.

L’unica cosa certa è che lottare per il primato con la champions in saccoccia ti permette di volare senza la paura di fare il botto.

petra@corederoma.it