mercoledì, Maggio 15, 2024 Anno XXI


« Maderno con Borromini e Carlo Fontana erano i leader di una banda di artisti che cospirarono per strappare l’architettura dal suo tranquillo riposo per regalarle una turbolenta irrequietezza. »

…….Si……..si….Si…….si……si…..e ancora…..Si….

Il Borromini……..si….bravo…..a tratti…unico….ma, mai ai livelli di GianLorenzo Bernini…si diceva…nel primo ventennio del 1600.

Il povero Francesco…..frustrato….”evirato” al meglio….quando pensava di raccogliere l’eredità artistica di Maderno viene falciato sulla strada verso il sogno di gloria…Niente direzione dei cantieri Vaticani…. niente nome in rilievo….Per fortuna che l’acerbo Bernini, giovane ma già scaltro, decide di nominarlo primo assistente e decide di affidargli la messa in opera strutturale e progettuale.

Fine Lui..GianLorenzo..Cos’era e chi era in fondo?Un poco più che trentenne….che si trastullava dietro laute ricompense…nella realizzazione di opere belle….ma…edulcorate…civettuole se vogliamo…a volte lascive…(pensiamo ad “Apollo e Dafne”…commissionata dal Cardinal Borghese…o pensiamo…al marmoreo mezzo stupro del “Ratto di Proserpina”).

Chi era dunque……….?Un prezzolato dell’aristocrazia clericale che assecondava la sua arte al migliore offerente..Un ideatore di catafalchi da teatro ..uno scenografo…altisonante…barocco nell’accezione quasi negativa del termine.

Povero Francesco…..declassato da un artista da salottino Luigi XVI…..

Lui No….No…………….

Lui era…….geniale…….raffinato….soggiogato dalla sensualità di Palladio..una sensualità non urlata e sbandierata…ma silente…..insinuante…..da interpretare tra intersezioni e spazio.

Lo spazio, nello spazio.. coniugato in superfici concave e convesse..rotonde piene di luce…Borromini era tutto questo e tanto altro…..Non era un architetto Ma L’architetto.

Argan definisce la tecnica di questo maestro “ansiosa, tormentata, sempre insoddisfatta”.

Borromini…amava le chimere…l’onirico …ma tutto incamerato nella realtà….

Chissà che tipo di artista sarebbe oggi……un uomo concentrato alla continua ricerca..tra l’esigenza funzionale e la forma….un maestro sempre dedito nell’orchestrare e mescolare ogni esigenza.

Chissà che uomo sarebbe oggi…chissà

……sedotto dalla conoscenza………tecnologico…ma con un occhio rivolto al rispetto delle origini…..

Geniale,innovativo,ergonomico…..ma ancora una volta chimerico ed onirico…Affascinante….come lo Scalone di Palazzo Barberini…e Come esso capace di sollecitare in modo tumultuoso la voglia di gettarsi in un vuoto che sembra essere non un baratro ma il capoverso del cielo.