sabato, Aprile 27, 2024 Anno XXI


Chi mi legge, è abituato ad articoli sempre ben ordinati, che seguono un filo logico, un certo ordine, un equilibrio che molto spesso è difficile trovare, se si tifa Roma.
Questa volta di logico, ordinato o equilibrato non c’è niente. Ergo, per oggi i bei discorsi enfatici e ampollosi se ne vanno a Livorno, insieme al buon Serse Cosmi, Ciccio Tavano e i 3 punti che,probabilmente, faranno risorgere i Toscani, e che rimpiangeremo a fine campionato.
Mi sento umiliato e prese in giro da un’intera squadra. Non ci sono attenuanti, il silenzio stampa era la cosa migliore da fare, e forse avrebbe fatto bene a star zitto anche Ranieri. Non ce l’ho con lui, ma così come ha detto “vergogna” per lo scandalo di Milano, doveva farlo ugualmente per lo scempio di ieri pomeriggio, piuttosto che cercare scuse inutile e ridicole.
L’assenza di Totti pesa, ma Totti ha 33 anni, e comunque questa squadra due anni fa, senza di lui, ma con la stessa identica rosa, a mezz’ora dalla fine dei giochi era prima in classifica.
Gli infortuni non possono più essere un attenuante. Se stai male non giochi, punto. Se non c’è chi ti sostituisce gioca uno della Primavera, che almeno corre, punto.
Sono due anni che l’infermiera di Trigoria sembra il Gemelli, due anni che quando si perde la colpa è degli infortunati, ci sono i sostituti, non sono all’altezza, ma sono pagati e si allenano per SOSTITUIRE.
La scusa della fatica della trasferta di Londra è una cosa che mi rende furioso. Qui si parla di gente che viene pagata, e chiede aumenti, che minaccia di cambiar aria se non si raggiungono certi “palcoscenici”, e che poi quando sente la musichetta di sottofondo diversa dal nostro inno ha bisogno dei Pampers.
Cioè, fatemi capire, si lotta tanto per giocare in Europa, poi se si va male la Domenica è perché il Martedì, il Mercoledì o il Giovedì si era con le scarpe e la divisa in campo, piuttosto che con le pantofole e la vestaglia in poltrona.
Questo è ragionare da laziali, da perdenti.
Non ci sono più scuse che tengono, perdere con l’ultima in classifica, con l’arbitro addirittura dalla nostra parte (per me l’espulsione di De Lucia è stata esagerata) è vergognoso.
Sono stanco di vedere portieri che sono spettatori per 40 minuti, e che al primo tiro in porta non sono capaci di pare, cioè di fare il proprio lavoro (e non faccio nomi).
Stanco di difensori pagati milioni, che giocano (male) una partita e per le altre 5 successive si infortunano, per poi rispondere alla convocazione in nazionale con tranquillità.
Stanco di vedere ale che non sanno crossare, attaccanti che non sanno segnare SOLI, SOLI, davanti alla porta.
Stanco delle interviste pre-partita, nelle quali si promette di tutto (senza che, tra l’altro, qualcuno l’abbia chiesto). Non ho voglia di sentire profeti, voglio calciatori, come minimo.
L’ora delle chiacchiere è finita, definitivamente.
Sono sconcertato, ancor di più perché gli stessi giocatori che ci hanno resi orgogliosi di questa maglia per tanti anni, adesso ci fanno vergognare. E proprio non riesco a capirne il motivo, solo solo che il pesce puzza dalla testa. Primo o poi si dovrà tagliare.

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