mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


Parlare di rimpianti credo sia controproducente, perché se si potessero mangiare, noi romanisti saremmo obesi. Si deve per forza premettere che l’unica squadra che ha giocato a San Siro contro il Milan come la Roma nel primo tempo, è stata l’Inter. In effetti il risultato del primo tempo doveva, con merito, essere più rotondo, e gran parte della colpa è nostra se non abbiamo mandato a casa Leonardo con un tempo d’anticipo e tre gol di scarto.
Però sono stanco di sentirmi dire che siamo spreconi e rosiconi. Sia perché il rigore su Menez, che in qualsiasi altro mondo avrebbero dato, ma nel mondo fatato di Roberto Rosetti NO, seguiva di qualche minuto il gol, e quindi non abbiamo neanche avuto il tempo di divorarne altri 3, sia perché mi sono rotto di andare a Milano, giocare da Manchester o da Barcellona, prendere 6 ammoniti, sprecare energie (fisiche e mentali) e tornare solo con un bel sacco pieno di complimenti per quello che si è fatto, ma che si poteva migliorare. A questo punto mandiamo la Primavera, almeno si fa un po’ d’esperienza e ci si riposa di più.
Ieri sera, quando Rosetti ha fischiato il rigore al Milan (per me, comunque, c’era) ero sicuro che avrebbero vinto. Ogni volta che si va a giocare a San Siro mi sembra di tornare indietro di qualche anno, quando andavo a guardare lo spettacolo dei “pupi”, i burattini. Li vedi muoversi in maniera strana, e per quanto ti sforzi di immaginarli vivi di vita propria sai che ci sono dei fili sottili che li tengono in piedi.
Non è tanto l’episodio in sé che si deve contestare, ma l’atteggiamento. Il burattino risponde ai comandi anche senza i fili è ormai così tanto abituato a fare il suo lavoro che, anche quando il padrone non lo muove, lui agisce. Continuiamo a dire che la colpa è della Roma. Di Menez che non doveva tirare ma lasciarsi cadere (quindi doveva simulare, certo, si predica fair-play, poi si suggerisce di ignorarlo), di Vucinic che doveva passare piuttosto che tirare (perché quello era un tiro?), o di Daniele che ha sbagliato un gol fatto sotto la Nord, e forse avranno ragione.
A noi non resta altro che lo spettacolo dei burattini negli occhi. La consapevolezza che senza quei fili sottili sottili a quest’ora avremmo uno scudetto in più, oggi potremmo giocare in Champions, e saremmo a 1 punto dalla Juve. Ma che non si veda più una squadra capace di far resuscitarne un’altra che non esiste più da 2 anni a questa parte. Questo deve essere chiaro.

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