Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da fila 60 sabato, 23 Febbraio alle ore 12:35
La prima volta che vidi la Fiorentina in maglia viola all’Olimpico ero già un assiduo frequentatore dello Stadio. Era la stagione 78/79, una stagione da incubo vero risolta solo alla penultima col famoso pareggio del “Bomber” contro l’Atalanta.Quell’anno anche le maglie erano un incubo : quelle Pouchain bianche con bande orizzontali arancio,gialla,rossa a partire dal petto in su.Ecco perchè la Fiorentina ,dopo anni di splendidi completi bianchi col giglio rosso, quel giorno vestiva di viola. Mancavano 4 partite alla fine del campionato e il calendario era foriero di sciagure. Infatti avevamo nell’ordine, dopo i viola, Juve e Inter fuori casa, Atalanta a Roma e Ascoli all’ultima giornata nelle Marche. Quella, come molte altre gare con i viola, ha in me ricordi assai vivi ancor oggi. Segnò Agostino con una splendida punizione a girare, non la solita botta, che Giovanni Galli,vestito di giallo, vide solo dentro. Sprecammo occasioni clamorose per raddoppiare, Ugolotti quel giorno addirittura per ribadire in rete un pallone che stava entrando lo calciò fuori dalla linea di porta e lo spedì in Curva Nord. A pochi minuti dalla fine Mauro Amenta, che l’anno dopo Liedholm fece acquistare dal presidente Viola, segnò l’inevitabile pareggio che ci condannò a soffrire fino alla fine. Roma Fiorentina mi ricorda Picchio De Sisti che si dispera ad un’autorete di Peccenini nel 73, altro “annus horribilis” in cui ci salvammo per differenza reti. Era la quart’ultima giornata e i viola finirono quarti quell’anno.Quando passarono in vantaggio “Picchio” si mise le mani nei capelli, ma poco dopo, sotto la Sud, Francesco Scaratti tirò una delle “ciavattate” che ce lo hanno reso celebre e Franco Superchi si tuffò come se il tiro lo avesse spiazzato, mentre in realtà entrò al centro della porta o quasi regalandoci un punto fondamentale per la salvezza, e poco ci mancò che Picchio venisse ad esultare con noi…. Altri tempi in cui i Viola all’Olimpico facevano quasi sempre risultato e per un piccolo tifoso come ero all’epoca la partita con loro era prorpio un incubo al pari di quelle con altre squadre che all’Olimpico facevano sempre punti : Milan, Inter,Bologna. Roma Fiorentina divenne con Dino Viola una piacevole domenica di calcio. Dall’inizio degli Anni Ottanta cominciammo a batterli sempre all’Olimpico e a fare punti anche a Firenze. Tanti ricordi : Faccini che entra al posto di Pruzzo e segna l’1-0 sotto la Nord nell’80/81 ma Daniel Bertoni pareggia con un bolide a pallonetto da 30 metri e i viola ci condannano ad uno dei sette pareggi interni che, gol di Turone a parte, ci costarono lo scudetto. Nela,Chierico,Nela,tacco di Falcao e gol di Pruzzo di testa in tuffo,uno dei gol più belli mai visti all’Olimpico. ,L’infortunio di Carlo Ancelotti, che a mio parere ci costò lo scudetto, per un rude intervento di Casagrande. La doppietta di Brunoconti nell’anno dello scudetto. Vola in tuffo di testa Rudy Voeller al Flaminio e si vince 2-1. Tancredi che blocca il rigore di Roberto Baggio sempre al Flaminio l’anno dei Mondiali. Il 9/9/90 esordiamo all’Olimpico completamente ristrutturato per Italia 90.Il gol di Rudy al volo sotto la Nord apre un 4-0 clamoroso. L’anno dopo Gabriel Batistuta ci asfalta per l’ultima vittoria toscana a Roma. Due vittorie diverse con Zeman . 4-1 nel 97/98 in una delle migliori partite giocate in quei due folli anni. L’incredibile 2-1 dell’anno dopo, perdendo 0-1 al 90* e 9 contro 10. Fu la partita di Bartelt che propiziò i gol di Aleinitchev e Totti. Una vittoria folle. Gabriel Omar Batistuta e il suo gol a 10 minuti dalla fine fondamentale per il terzo scudetto per un 1-0 soffertissimo. Il primo gol di Panucci l’anno dopo …. Tanti ricordi , ma di questi non si può vivere. La realtà ci chiama ad una partita fondamentale, da vincere ad ogni costo per mantenere la seconda posizione in classifica . Martedì sera abbiamo recitato calcio sul palcoscenico del grande teatro della Champions League. Ho rivisto la Roma “RASPARE” dopo tanto tempo. Abbiamo sofferto, barcollato, subito,reagito,”raspato” per portare a casa una vittoria che forse non servirà ma che ci ha fatto capire che senza “raspare” non si arriva da nessuna parte. E noi ti vogliamo così, come sei sempre stata, una squadra che per ottenere risultati se li è sempre sudati. Da tempo non ti vedevamo “raspare” come hai fatto contro il Real Madrid. Questa è la Roma che vogliamo , sempre……. |
