venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


Io invece dico che questo stadio si deve fare. Lo dico soprattutto sentendo le tante voci “bastian contrarie” al progetto. Tanto ciarlare veleno mi induce a pensare che questa storia da fastidio a molti rosiconi. Lotito dice che la lazio non fa proclami ma fatti… Infatti, i fatti sono che il plastico dello stadio delle aquile lo hanno visto solo le mura del suo ufficio e pochi altri. Poi ci sono le urla del ministro bondi (tutto in minuscolo perché non merita altro) che asserisce che il suo ufficio non è al corrente del progetto, come non sa niente dei quartieri, sempre più dormitorio che stanno nascendo intorno a Roma e nelle grandi città, costruiti dagli amici degli amici. Però lo stadio della Roma è un problema nazionale. Non lo è stato un problema invece, costruire per poi demolire il delle alpi di Torino della signora bianconera. Come non sarà un problema costruire i due stadi delle squadre milanesi. Però lo stadio dedicato a Sensi diventa una insopportabile azione coatta, che servirà solo a far fare soldi a qualcuno, che evidentemente non sarà “un amico degli amici”.
Poi ecco gli ecologisti. Marco Ciarafoni è addirittura indignato con le istituzioni locali per essere stati troppo carbonari, nel senso di aver lavorato sotto traccia al progetto, eludendo il giudizio delle parti interessate, e cioè anche gli ecologisti, che evidentemente si ricordano di esistere quando c’è da andare sui giornali. E con la Roma ci si va sui giornali, di questo c’è assoluta certezza. Questi ecologisti, preoccupati che la costruzione del futuro impianto possa deturpare o eludere lo spirito del piano regolatore comunale e regionale, in un area circondata da una raffineria petrolifera e dalla discarica di immondizia più grande d’Europa. Magari si fossero preoccupati a suo tempo della costruzione di quartieri nati sulle rovine di insediamenti cittadini di estrazione popolare, dove al posto delle casette costruite da qualche povero cristo, sono sorte torri con agglomerati di umanità sempre meno umana.
Per chi tifa Roma invece, conta che la Roma abbia il suo stadio, perché ci dicono, risolverà i problemi, nostri (intesi come tifosi) e della famiglia Sensi, che non si sa per quale motivo non può provare a trattenere la proprietà di questa società in tutti i modi ed in tutte le maniere. Lo stadio svela anche la ragione per il quale la Famiglia non ha mollato l’osso. Il tener duro a tutti gli attacchi venuti, da destra a sinistra, aveva un solo obiettivo: lo stadio Franco Sensi. E scusate se è poco.

Joe Silente