Categorie Articoli by Gens Romana Scritto da Gruppo Facebook mercoledì, 30 Settembre alle ore 04:45
Essere nati a Testaccio, avere una mamma che, da brava “tifosetta ardita”, la Domenica saliva sul Monte Dei Cocci per vedere la partita; avere un padre che all’età di tre anni inizia a portarti allo stadio è sicuramente un magnifico esordio! A questo aggiungete che in casa con noi viveva uno zio che ci ha fatto crescere cantandoci “Campo Testaccio” lui ricuciva i palloni e gli scarpini proprio della Roma del fatidico Campo Testaccio rovinati durante le partite, che venivano poi riutilizzati nella partita successiva e ci raccontava di quando il calcio non era un affare da milioni: allora si che sei veramente nato con la Roma nelle viscere e sai che la porterai dentro di te fino alla morte, oltre ogni risultato, nella gioia e nel dolore; questo significa amare la Roma, i Suoi colori, la maglia! Io oggi sono ancora abbonata in curva sud, insieme ai miei figli ed è proprio ai ragazzi della loro età che mi vorrei rivolgere. So che amate la Roma come la amo io e decantate gli inni “Siamo solo noi vecchie maniere!”. Ragazzi, io quelle “vecchie maniere” le ho vissute veramente: ho fatto parte del CUCS. Insieme con mia sorella passavamo giornate intere a cucire bandiere che la Domenica venivano sventolate all’interno del campo (allora era permesso farlo); ricordo in particolare quella con Braccio di Ferro, quella con la scritta UR. Io e mia sorella abbiamo iniziato a portare i nostri figli allo stadio all’età di tre anni. DAJE ROMA DAJE!!! Elena Persichetti |
