sabato, Aprile 27, 2024 Anno XXI


..che sarebbe poi un goffo tentativo di parafrasare il celebre “San Babila ore 20”, film cult degli anni 70.
Allora raccontiamo una favola (che sembra riuscirci bene) per raccordarci al titolo.


C’era una volta il derby, che si giocava all’ora in cui si giocavano tutte le altre partite, faceva 80.000 spettatori fissi, non ti giocavi – salvo rari casi – un accidente de niente se non il diritto di irridere amici, colleghi e conoscenti dell’altra sponda (per chi ce li ha), e al limite incassare qualche scommessa.
Poi nel calcio arrivarono i dollari, ci furono squadre che cominciarono a comprare 20/30 giocatori tutti di prima scelta (mica è l’Inter la prima), insieme all’opinione pubblica, il settore arbitrale, gran parte dei dirigenti federali e via discorrendo.
Gli interessi enormi che cominciarono ad orbitare intorno a questo mondo, anche in concomitanza con l’avvento delle TV a pagamento, spostarono gli incontri di cartello nei posticipi e/o anticipi serali e tutto sommato, vedere una partita alla settimana di sera, la più importante, neanche di per sè sarebbe uno scandalo, anzi.
Questi nuovi Signori del calcio ipotizzarono un loro mondo immaginario, fatto di tifosi ebeti da loro ribattezzati “clienti”, che dovevano comprare il biglietto dello stadio, la maglietta, l’acqua da 33 cl. a 5 euro, stare seduti al proprio posto, battere le mani in caso di vittoria e non rompere i coglioni in caso di sconfitta.
Per attuare tutto ciò furono create norme che non permettessero ai “facinorosi” di rovinare il loro mondo ideale.
Esempio io che vado allo stadio con mio figlio piccolo, voglio vedere la partita in piedi sulla balconata con tutti i miei amici, comprare l’acqua (per mio figlio) fuori allo stadio perchè costa al massimo 0,50 cent. sono un “facinoroso”, un elemento di disturbo.
E allora si cerca di tenermi lontano dallo stadio, l’acqua mi viene sequestrata, gli steward mi vogliono far sedere (invece di offrirmi un caffè come tradizione dei veri steward).
Per far digerire tutto questo hanno creato nell’immaginario collettivo una sorta di conflitto o guerra civile, stadi insicuri dove regna la violenza, teatro di scontri tra bande armate, con l’opinione pubblica ampiamente oliata a fare da grancassa a chiedere misure drastiche, pene severe, pugno duro.
Noi che andiamo allo stadio da una trentina buoni di anni però potremmo testimoniare che negli ultimi 20 anni le uniche violenze alle quali siamo stati spettatori all’interno dello stadio sono state perpetrate da chi doveva invece essere presente proprio per evitarla la violenza (chiedete ai tifosi del Manchester utd, della Sampdoria e di tante altre squadre in visita all’Olimpico).
Poi purtroppo, e ancora non si è capito esattamente come, muore un poliziotto in tafferugli fuori allo stadio e vengono inasprite ancora di più le restrizioni inutili e dannose già in essere.
Poi ancora, e qui si sa come, viene ucciso Gabriele Sandri e l’unico provvedimento è di inasprire per la terza volta le misure repressive.
E perchè ?? Gabriele non lo abbiamo ucciso noi, con Gabriele al limite potevamo prenderci per il culo dopo aver vinto o perso il derby, noi a Gabriele lo piangiamo, ne onoriamo la memoria e chiediamo a gran voce giustizia !! (così come vorremmo che ne avesse il povero ispettore Raciti)
Per questi – inspiegabili – motivi i tifosi non possono andare in trasferta (a noi romanisti in pratica hanno vietato tutte le trasferte della stagione), viene chiuso il settore ospiti (e i tifosi avversari si mischiano pericolosamente – questo si -) , non vengono disputate di sera partite a rischio, e Roma-Lazio è stata la prima a farne le spese.
L’hanno violentata in ogni modo: di mercoledi, alle 18,00, alle 15,00 per timore di incidenti, di tumulti, di non si sa cosa, con i pecoroni a dire “è giusto, è giusto” come faceva Nedved quando gli regalavano i rigori e vinceva gli scudetti.
Gli organi preposti, primo fra tutti l’Osservatorio che da quando è in carica ha tirato fuori una serie di provvedimenti che come le vittorie dell’Inter prima ci hanno fatto arrabbiare ora ci fanno piegare in due dalle risate, hanno severamente ammonito dal non disputare partite ad alto rischio di sera e siamo giunti al paradosso che è stato multato il Catania per una civilissima protesta nei confronti dell’arbitro.
Quindi ieri, per motivi diciamo commerciali, si è saputo che il prossimo derby lo giocheremo di sera (notte) alle 21.15. E le bande di teppisti ? E il timore di incidenti ? E l’Osservatorio ? E gli steward, le hostess e il comandante di bordo ?

La triste realtà cari romani, romanisti e lettori occasionali è che come sempre di fronte al Dio supremo, il Dio Euro, non esiste pericolo, Osservatorio, Prefetto, Nasa, Cia e Al Qaeda che tengano.
Inizia quando gli conviene, e se non gli conviene, dietro la scusa di misure di ordine pubblico viene destinato a date, orari e giorni che meglio gli aggrada.
E il popolo bue che fa ??
Qui a Core de Roma, nel suo piccolo, se incazza (e non per l’orario).