martedì, Giugno 24, 2025 Anno XXI


Leggendo i commenti a diversi link su facebook ho trovato alcune cose molto belle anche se un po’surreali secondo me. Ad esempio, giustissimo voler andare allo stadio per vedere la partita e partecipare con gli occhi, la voce, il cuore. Giustissimo che per vedere altre manifestazioni e parlo di concerti e spettacoli vari non si mostra il documento d’identità ma a quanti concerti di Baglioni o di Madonna si è assistito a vere a proprie devastazioni o scontri tra fans e servizio d’ordine con feriti o peggio? E quali sono state le ultime città messe a ferro e fuoco a seguito della morte (più o meno accidentale!?!) di un fan .. che so…di Brignano? Questo per dire che le identificazioni, le trasferte vietate, la tessera del tifoso e quant’altro se le sono cercate quelle persone che fanno dello stadio il loro piccolo mondo dove sentirsi qualcuno usando la violenza e assoggettando persone, in gran parte giovanissimi, alcuni anche un po’ ingenui e desiderosi di provare senso di appartenenza e sentirsi in qualche modo grandi, forti.
Lo ripeto fino alla nausea, anche perchè ne vado fiera… Curva Sud Anno 26° per me (anche se ultimamente vedendo alcune cose mi sta venendo la nausea).
L’80/90% delle persone che vedo lì ogni partita trasudano amore per la Roma e allora l’unica cosa che si dovrebbe fare anche per rispetto a loro sarebbe isolare quelli che creano “fastidio”, non sono poi molti e sono conosciuti, da tutti, Società, Prefetture e frequentatori abituali (e non) . Ma qui si diventa di nuovo surreali e si scivola nell’utopia. Non con le nostre leggi, non con le nostre dirigenze… ahimè!
Allora che dire? Teniamoci la tessera del tifoso, che comunque a chi ha la coscienza a posto non comporta più di tanto fastidio (a parte una questione di orgoglio magari) e facciamo un po’ di mea culpa….
Proviamo a contestare la tessera? Io contesterei Rosella!!! Mi sento molto più ostaggio di lei che della tessera. Penso che lo sfogo del nostro grande DDR voglia dire proprio quello…. non è sembrato anche un grido di rabbia… di richiesta di libertà?
Non è che dico che chi è andato a Siena è un tifoso fasullo, anzi… ci vuole gran coraggio e grande amore a seguire la squadra fuori casa in questo momento, dico solo che sono stati un po’ ingenui… pensando che fosse una grande vittoria della Società sui divieti che incombono sulle trasferte, non si sono resi conto che si sono prestati ad una figura direi barbina. In fondo sono stati trattati come delinquenti in gita.

Maria Cristina