giovedì, Maggio 02, 2024 Anno XXI


C’è che a 20 minuti dalla fine eravamo ultimi in classifica, con la peggior difesa ed il peg-gior attacco e mi stavo preparando a scrivere tutt’altro.
C’è che però non ho cancellato tutto, anzi, non sono due azioni ben costruite e un calcio di punizione a cambiare una partita veramente brutta, giocata in maniera fin troppo scontata, che stavamo perdendo in maniera altrettanto scontata, contro il solito Siena che con noi si trasforma in Manchester United, con il gol di Maccarone che, con noi, si trasforma nel miglior Cristiano Ronaldo.

Ma il punto è quello, abbiamo vinto, abbiamo preso i primi tre punti, che fanno benissimo, sia alla classifica, sia al morale, che ci permettono di andarcela a giocare domenica contro la Fiorentina con un pizzico di tranquillità in più, ma che comunque ci mantengono sul “chi va la”.

C’è anche che…la squadra nei primi 20 minuti ha giocato bene, nel senso che è rimasta corta, compatta, ha concesso poco, poi, vuoi che un po’ del Dna Spallettiano è ancora ri-masto (contropiedi dove tornano solo due difensori, quando dovrebbero rincorrere la palla tutta la difesa e tutto il centrocampo) e non si poteva pretendere di rimuoverlo in 2 setti-mane, vuoi che di fortuna, con noi, non se ne parla proprio…nessuno ha sottolineato che il tiro di Maccarone che è entrato nel sette è stato il primo del Siena in tutta la partita. Il primo di quattro. E se questa, da un lato, è una nota negativa, dall’altro è positiva, perché vuol dire che, arginando i problemi difensivi, dovremmo finalmente riuscire a finire una partita senza che il Doni, l’Artur, il Julio Sergio, di turno si procurino un’ernia per i palloni da raccogliere in fondo alla rete.

C’è che, sempre parlando di Spalletti, caratterialmente la squadra si è dimostrata sempre la stessa. Tutti, presuntuosamente, fermi a chiedere la palla, nessuno che andasse a cer-care degli spazi. Niente carattere, niente orgoglio, niente grinta. Gli attributi sono usciti solo quando, a venti minuti dalla fine, qualcuno ha fatto capire ai nostri ragazzi che erano ultimi in classifica, e che non è bello farsi prendere in giro per un’altra settimana da tutta Italia. Segno che, gli attributi ci sono, non sono scomparsi totalmente in chissà quale intervento chirurgico, ma che sono nascosti, bisogna solo “risvegliarli”. Poi per di classe e di talento ne abbiamo tanto, ma se non si corre e se non ci si mette il cuore, i passaggi di prima e i lanci millimetrici non servono a niente.

C’è che mi sono emozionato quando ha segnato Riise, e quando tutta la squadra gli è sal-tata addosso. Mi sono emozionato ancora di più quando Danielino nostro si è arrabbiato contro quegli infami della Curva del Siena e gli altri ragazzi sono andati ad abbracciarlo (e a placcarlo). Perché forse, in queste settimane di odio UNILATERALE nei confronti della Sensi, e di amore incondizionato nei confronti di Spalletti, ci siamo dimenticati che questa squadra aveva bisogno di un po’ d’affetto e non di distacco. Io, senza paura, affermo che sarei andato a Siena, pur passando attraverso i controlli da “terroristi” che i pochi che so-no andati in Toscana hanno dovuto subire…solo perché non ce la faccio, anche sforzan-domi, ad odiare e a fischiare quelle maglie rosso sangue, solo perché il numero 11 lo porta un giocatore ormai cotto e finito, e non un centravanti da 20 gol a stagione.

C’è ancora tanto da fare, dobbiamo crescere ancora tanto, ma la squadra non può fare a meno di noi tifosi.

PS: ci sarebbe da scrivere un altro articolo sulla vergogna dei tifosi senesi, e sulle parole di Giampaolo a fine partita. Solo ora però ho letto le scuse del presidente del Siena. Si è sal-vato in calcio d’angolo, ma dica al suo allenatore di andarsi a lamentare così quando subi-sce veri torti arbitrali contro le squadre più grandi (l’anno scorso l’Inter ha segnato in fuo-rigioco il gol della vittoria, lui non ha fatto una pezza) piuttosto che fare la voce grossa contro di noi, basandosi su supposizioni. Per quanto riguarda la curva Robur di Siena, de-finirli “conigli” è un complimento. Che abbiano rispetto per i defunti e affondino nella loro mediocrità.

Ben’s blog