martedì, Aprile 30, 2024 Anno XXI


E’ sconcertante il modo in cui veniamo assediati dalla società e da questo allenatore, ma è ancor più spregevole sentirsi in balia di chi non sa come amministrare 11 persone dentro un campo di calcio.
Siamo arrivati al limite, se già non lo si è superato, perché sembra che stanno giocando con le bambole, anziché gestire un patrimonio lasciato da un grande Presidente che, anche se con molta fatica ed a volte alcuni errori UMANI, non mi ha MAI fatto pensare, e dico MAI, di non AVERCI CAPITO UN CAZZO.

E’ arrivato il momento di cambiare e bisogna farlo da oggi.
Via Spalletti. Via Rosella Sensi.
Perché non ho nessuna intenzione di continuare a farmi prendere in giro da questi elementi e sentirmi dire, ancora una volta, “che in campo ho visto una buona Roma”.
Forse Lei, caro Presidente, pensa di avere a che fare con persone che non conoscono quello che stanno amando. Forse non si rende conto che c’è gente che entra in quel cazzo di Stadio ancor prima che Lei iniziasse a dire la parola “mamma” e probabilmente non si rende conto che di calcio ne capisce più uno che se magna un panino co la frittata su un seggiolino de un distinto, che uno che si mette la cravatta della Roma e si siede in tribuna.

Non sono chiare un bel po’ di cose neanche all’allenatore che è, signori miei, arrivato alla frutta. Si, perché il signor Spalletti, apparte il fatto che non può più pretendere nulla da queste persone (ma ne ho anche per loro), deve anche capire che è inutile che si altera, deve fare pippa e farsi la valigia e andarsene affanculo. Chiaro, secco e coinciso.

Per quanto riguarda i signori giocatori, dovrebbero iniziare ad abbassare la cresta, e non ce l’ho solo con Mexes che ultimamente viene preso per il culo anche dal più insignificante ratto che parla in TV, ma ce l’ho anche con chi ancora non ha capito, alla sua età, la differenza tra “tirare fuori i coglioni” ed “essere un coglione”.
Non mi aspettavo di fare un 7 a 1 con la juve, ma neanche di perdere (e Spalletti con loro non ha MAI vinto) senza lottare, perché da che mondo e mondo, con quelle merde si lotta dentro e fuori il campo, sempre.
E che non mi si venga a dire che non siamo preparati, che siamo stanchi e che ci sono gli infortunati, perché con tutta la gente che sta fuori da mesi, quelli che restano hanno sempre giocato e conoscono bene i moduli (???) gli avversari e i campi in cui entrano.

Io PRETENDO ( e pago anche per questo) che non mi si prenda per il culo e PRETENDO la serietà da parte di questa società che ormai è arrivata alla frutta e voglio che questa gente si renda conto che siamo pronti a a tutto, specialmente a lottare per riprenderci CIO’ CHE E’ SOLO DI NOI TIFOSI: la nostra Roma.
Da oggi si contesta sul serio e io mi arrogo il diritto di riprendermi ciò che è mio dalla nascita.
Basta, da me non avrete altro che l’amore per questa maglia.

Baci a tutti, Paoletta.
paoletta@corederoma.net