mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


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Le vacanze non sono servite a nulla, anzi. Se all’inizio della scorsa stagione sono mancati tecnico e giocatori quest’anno si è aggiunta una società ferma e latitante.

L’estate doveva restituirci giocatori sani, una realtà talmente lontana che alla prima di campionato già si hanno grosse difficoltà a trovarne undici competitivi.

Si confermano i tanti gol subiti a partita, anche quando si è in vantaggio e con squadre assolutamente alla portata. La situazione è drammatica perché difficilmente si vinceranno tante partite se per farlo bisogna bucare la porta avversaria per almeno quattro volte.

Il tecnico va cacciato immediatamente senza analizzare i motivi tattici. Dopo le continue lamentele e le continue frecciate alla società non si può andare avanti. L’alibi che fornisce ai giocatori e a se stesso è talmente forte da poter giustificare qualsiasi disfatta.

Dall’altra parte abbiamo una società talmente debole a tutti i livelli che sperare in una mossa simile risulta difficile. Società invocata dagli stessi giocatori, in primis da Pizarro, per arginare le prese per il culo di giornalisti e arbitri. Morganti si conferma palesemente anti Roma ma nessuna dichiarazione pesante da parte della società.

In campo la Roma ci ha provato. In modo confuso e incostante, ma ancora una volta gli errori al momento clou della partita la condannano per l’ennesima volta. E se certe sviste arrivano da De Rossi tutto si complica visto che tra i titolari c’hai Guberti.

Artur non ha colpe come sempre e la cosa è inquietante. Se prendi tantissimi gol senza colpe significa che sei sfigato e se sei sfigato non potrai mai migliorare.

Bene Burdisso appena arrivato, ma non è certo un fenomeno, anche se uno ‘zozzo’ argentino è sempre buona cosa averlo in rosa. Magari le femminucce che si allenano con lui potranno imparare qualcosa sul profilo grinta e cattiveria.

Il mister dice che si naviga a vista, in realtà non si naviga proprio. Si sta fermi in mezzo al mare in balia delle onde con il rischio di affondare in qualsiasi momento. In questo momento manca davvero tutto e non si capisce come si possa uscirne fuori.

Speravamo che tutto potesse tornare come due anni fa. Bisogna prendere atto che cosi non è e quindi in questi casi si devono prendere decisioni drastiche e cambiare pagina. Non c’è peggior cosa che vivere di passato.

Chiediamo quindi con il cuore in mano a Rosella Sensi di battere un colpo, che sia forte e chiaro altrimenti l’orchestrina del Titanic ci accompagnerà nelle gelide acque dell’artico.

petra@corederoma.it