mercoledì, Maggio 01, 2024 Anno XXI


Il celebre romanzo di A.J. Cronin c’entra in parte con la serata all’Olimpico nella sfida tra la ROMA e la Reggina, una serata caratterizzata da un vento gelido, sotto un cielo nero come la pece nel quale risplendeva una sola stellina che stava a guardare.
Sono sicura che quella era la stella di Alessandro, giovane e sfortunato ragazzino che si affacciava incuriosito a guardare ciò che succedeva su quel campo che, sicuramente, sognava di calcare da grande.

La ROMA, pronta a riscattare l’impietosa figura fatta a Siena, gioca con grinta e determinazione pur non riuscendo a segnare. Solo al 20°, finalmente, sblocca la gara con un bel gol di testa, ormai è uno specialista in merito, di Panucci che segna da posizione quasi impossibile.
Il Capitano, con una bella rovesciata, quasi centra la porta. Se fosse entrata quella palla, sono sicura che sarebbe venuto giù lo stadio!
Il primo tempo finisce sull’1 a 0. E’ destino che non riusciamo mai a concludere subito le partite, dobbiamo sempre soffrire ed aspettare gli eventi del secondo tempo.
Quando le squadre rientrano in campo, ci troviamo di fronte una Reggina agguerrita ed una ROMA completamente offuscata. Passaggi sbagliati, grande confusione che non fa ben sperare nel prosieguo della gara. Ma la “Dea bendata” questa volta non ci abbandona ed al 31° arriva il secondo gol.
“Trottolino amoroso” Giuly recupera palla, salta tre difensori e manda un siluro in porta. La palla viene respinta dal portiere della Reggina ma finisce, come un bocconcino prelibato, davanti a Mansini che è pronto a sparare in rete.
La ROMA riprende linfa vitale, torna a giocare come sa fare e qualche altra occasione si presenta ma non si concretizza.
San Doni, una traversa ed il gol, in fuorigioco, annullato alla Reggina fanno il resto e finalmente l’arbitro fischia la fine dell’incontro.
La ROMA vince e mi sembra il minimo che potesse fare per onorare Alessandro.

Prima di uscire dallo stadio, ho guardato il cielo e la stellina stava ancora lì: Alessandro si stava godendo l’inno della Roma!

Un pensiero a quell’Angelo

Lupacchiotta Carla